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Bari, lo spin doctor della campagna di Leccese racconta con ironia la sua battaglia contro il cancro: «E' il tumore che deve avere paura di me»
Luca Rutigliano festeggia i 50 anni con un lungo post sui social in cui svela le fatiche dopo varie operazioni al pancreas.
BARI - «È il tumore che deve avere timore di me». Così esordisce, in un lungo post su Facebook, Luca Rutigliano, spin doctor della campagna elettorale di Vito Leccese, tra i nomi più noti nel campo della comunicazione a Bari e non solo. Così racconta, alla sua maniera, con sarcasmo, ironia e un pizzico di scaramanzia, la lotta con il tumore al pancreas che lo sta vedendo impegnato: «Il 26 febbraio ho organizzato l'evento di Vito Leccese allo Showville, vado a mangiare le polpette da Rosalba, abbraccio mia madre e alle 21 inizia il mio viaggio verso la morte, direzione Peschiera del Garda».
Rutigliano racconta il calvario, la serie di interventi non riusciti, quel 70% di probabilità di morire: «Ma il dottor Aliberti, che non smetterò mai di ringraziare, mi ha salvato».
Il motivo di questo post è la grande festa che questa sera Rutigliano organizza per i suoi 50 anni da Honest Bari, in via Sparano: «Sono l'unico malato terminale oncologico che riesce a trarre beneficio da una cosa brutta. È un viaggio verso la speranza di potermi operare a ottobre visto che la chemio sta facendo effetto. Se mi vedete eccitato, a me la chemio fa effetto cocaina,, sto a 3000, ho i crampi, le placche, ma non rimango nel letto a vomitare. La vita è bella, al mondo conta solo la salute, tutto il resto è noia».