Mafia a Bari

Decaro risponde a Gasparri: «Non sono io a fare commedia. Ora chiedano scusa alla città»

Il sindaco del capoluogo pugliese: «Parlamentari FI si mettano d'accordo su scioglimento»

BARI - «Oggi i responsabili di Forza Italia, accusandomi di fare «commedia», sostengono di non aver mai chiesto lo scioglimento del Comune. Eppure in data 27 febbraio il senatore Gasparri dichiarava testualmente: 'I nostri coordinatori regionali si sono recati al ministero dell’Interno per ipotizzare lo scioglimento del Comune'. Non conosciamo le ragioni di questa clamorosa marcia indietro ma non possiamo che rallegrarcene. Mi sembra di non essere io quello che fa le commedie. Adesso basta polemiche. Chiedano scusa alla città per questo disastro, scelgano il loro candidato e si mettano a fare campagna elettorale secondo le regole democratiche, se le conoscono. Noi, nel frattempo, spalancheremo le porte alla commissione e offriremo tutto il nostro sostegno. Perché non abbiamo nulla da nascondere». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro rispondendo alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dai parlamentari di Forza Italia. 

Intanto su «richiesta formale del sindaco» si «invitano tutte le articolazioni» del Comune di Bari «a fornire la più ampia ed incondizionata collaborazione alle richieste della commissione» di accesso nominata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per valutare l’eventuale scioglimento del Consiglio comunale di Bari per infiltrazioni mafiose. E’ quanto riportato in un documento trasmesso oggi dal direttore generale del Comune di Bari, Davide Pellegrino a tutti i dirigenti dell’Ente locale. Nel documento di apprende anche che la commissione è stata nominata ma «non ancora insediata», quindi effettivamente i lavori dei commissari non sono ancora iniziati.

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