Il caso
Casamassima, picchia l’avvocato per 80 euro: 53enne condannato a 16 mesi
L’aggressione a gennaio 2023 dopo il rifiuto di un pagamento. L’imputato è accusato di tentata estorsione e lesioni aggravate
CASAMASSIMA - Un anno e quattro mesi di reclusione e risarcimento dei danni. È la condanna inflitta in primo grado, con rito abbreviato, per l’aggressione ad un avvocato di Casamassima, il penalista Cristiano Marinò, assessore comunale della cittadina del Barese, picchiato un anno fa dalla controparte di un suo assistito dopo aver rifiutato una indebita richiesta di denaro. Il giudice ha condannato a 16 mesi (pena sospesa) il 53enne Luigi Loconsole (a processo con rito ordinario c’è il figlio, il 23enne Michele Loconsole) per i reati di tentata estorsione e lesioni personali aggravate. «Adesso ti spacco la faccia» avrebbe detto il padre al penalista dopo la pretesa di 80 euro. A fronte del rifiuto lo avrebbero aggredito, procurando la rottura di alcune costole.
L’aggressione risale al 31 gennaio 2023. Stando all’imputazione a carico di Luigi e Michele Loconsole, dopo che l’avvocato Marinò aveva redatto una lettera di diffida inviata al 53enne per la cessazione del contratto di manutenzione delle caldaie con il suo cliente, l’imputato lo avrebbe prima avvicinato, all’uscita dallo studio, accusandolo «di una cattiva condotta professionale» e poi avrebbe «preteso, con minaccia, la consegna della somma di denaro di 80 euro». «Visto che stai parlando così - gli avrebbe detto - ora i soldi me li devi dare tu. Se non mi dai gli 80 euro adesso ti spacco la faccia».
«Non mi dava la possibilità di uscire all’esterno dello stabile perché, dal suo punto di vista, avremmo dovuto risolvere subito la questione. - ha raccontato l’avvocato aggredito - Gli ho detto che se non mi avesse fatto uscire avrei chiamato i Carabinieri per denunciarlo». A fronte del rifiuto del pagamento, padre e figlio avrebbero quindi aggredito il professionista, procurando la rottura di alcune costole. «Il ragazzo mi ha afferrato per il collo costringendomi con la forza a indietreggiare fino a perdere l’equilibrio e cadere sul pavimento sul fianco sinistro - ha raccontato ancora la vittima - a quel punto, l’uomo ha sferrato un calcio alla mia schiena quasi fosse un pallone». «Mi sono rialzato - proseguiva il racconto - e ho chiamato il Comando dei Carabinieri di Casamassima. Nel giro di 3 minuti esatti è sopraggiunta una pattuglia. I militari hanno identificato gli aggressori e hanno allertato il 118. Un’ambulanza mi ha trasportato alla Mater Dei».
Nel procedimento che si è celebrato dinanzi al gup Giuseppe De Salvatore, Marinò si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Carlo Angelini De Miccolis. Al suo fianco l’Ordine degli Avvocati, rappresentato da Nicola Selvaggi.