nasce la fondazione
Docente barese destina tutti i beni a due studenti meritevoli in oncologia e letteratura
Le ultime volontà della professoressa Silvana Ghiazza. Domani la presentazione del progetto
BARI - Dopo una vita dedicata all'insegnamento, la docente barese Silvana Ghiazza ha deciso di destinare tutti i suoi averi al finanziamento di due percorsi di studio in oncologia e letteratura e così, poco prima di morire, un anno fa, ha lasciato precise disposizioni per la nascita di una Fondazione a lei intitolata. L'iniziativa sarà presentata domani nel museo Civico, a Bari vecchia. La Fondazione «Silvana Ghiazza» si occuperà proprio di individuare studenti meritevoli per l'assegnazione di borse di studio per rendere più agevole il loro percorso universitario.
La professoressa Ghiazza, nata nel 1948, ha insegnato letteratura italiana all'Università di Bari, nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione. È morta ad agosto 2022. Nella primavera del 2021 ha scoperto di essere malata, un cancro al pancreas, e allora è nata l'idea della Fondazione. Voleva dare un seguito al suo lavoro di docente, aiutare gli studenti bisognosi con un sostegno concreto, lasciando i suoi averi alla Fondazione che porta il suo nome. Oltre ad una cospicua somma di denaro, ha lasciato diversi appartamenti di un palazzo in via Garruba che, affittati, permetteranno alla Fondazione di reggersi nel tempo e continuare, ogni anno, a sostenere le spese di giovani studenti e specializzandi.
Le borse di studio che saranno finanziate sono due: una per uno/a studente/ssa in medicina che intenda specializzarsi in oncologia, e l'altra per la tesi di dottorato in letteratura di uno/a studente/ssa, come contributo per la pubblicazione della stessa tesi.