Commercio

Shopping di Natale, a Bari si va avanti adagio

Ninni Perchiazzi

Molto passeggio, pochi affari. E non tutti i negozi aperti. Buona affluenza ai park&ride

BARI - Prima domenica dedicata alla shopping natalizio, più passeggiate e aperitivi che affari. Complice il clima di nuovo mite dopo il freddo di inizio settimana scorsa, migliaia di persone si sono riversate nel quadrilatero murattiano ormai a poco più di tre settimane dal Natale.

Non tutti i negozi aperti e affluenza sostenuta a caccia dell’affare, nell’intento di chiudere al più presto la pratica regali, risparmiando qualche euro ed al tempo stesso evitando di rientrare in quel numeroso esercito che si riduce all’ultimo momento nell’affannosa ricerca di doni e strenne da mettere sotto l’albero. Non è ancora terminato il pacchetto di sconti legato al fenomeno del «Black friday», usanza angolasassone ormai mutuata a tutte le latitudini.

Tra i commercianti c’è chi mostra ottimismo. «Il Black friday è andato molto bene - dice una commessa di una nota profumeria -. Aanche il mese di dicembre si avvia su una buona strada. Siamo ottimisti per lo shopping natalizio».

Non è dello stesso avviso il proprietario di un negozio di abbigliamento, sempre in via Sparano. «In realtà gli affari stanno andando a rilento, dalle offerte del Black friday non abbiamo avuto buoni riscontri - dice -. In ogni caso prevediamo che per il periodo natalizio ci sarà un buon movimento di clienti, anche grazie alla scenografia offerta dalle luminarie che sono appena state installate e come ogni anno rendono tutto il centro cittadino molto bello. In ogni caso contiamo di lavorare molto con la provincia e anche con i baresi».

«Molti negozi hanno iniziato con gli sconti già adesso anche perché i commercianti temono che da parte della gente non ci sia disponibilità di spesa per effetto della crisi economica», dicono all’unisono Francesco e Rosa, che dopo aver assaporato una buona colazione sono pronti a tuffarsi in via Sparano a caccia dei regali per figli e nipoti.

«È una gioia poter girare per la città dopo i periodi bui della pandemia. Finalmente siamo tornati ad essere liberi. È bello andare in giro per i regali, anche se io anticipo sempre i tempi. Poi andrò a portare un fiore a mio figlio Michele», dice Pinuccio Fazio, papà di Michele, vittima innocente della criminalità barese ad inizio millennio.

Park&ride esauriti nel corso della giornata per i tanti che hanno accolto l’appello del sindaco Antonio Decaro lasciando l’auto a casa - o appunto in uno dei quattro parcheggi di scambio attivati per l’occasione - per utilizzare i mezzi pubblici. «È un servizio utile, economico e fa bene alla città. Meno macchine in centro significa avere maggiore sicurezza, migliore viabilità e un’aria più pulita. Risparmiamo tempo prezioso e godiamoci la città lasciando l’auto al park&ride», ha scritto sui social il primo cittadino.

Sono circa 3.000 i posti auto nei parcheggi di scambio alle porte della città collegati, attraverso navette dedicate, direttamente con il centro. Infatti, quest’anno, oltre alle aree utilizzate quotidianamente in corso Vittorio Veneto, Pane e Pomodoro e parco 2 Giugno (con le rispettive navette A, B e C), anche il nuovo Polipark, in via Solarino, alle porte del Policlinico è a disposizione di quanti intendono recarsi nel centro cittadino (Navetta E). Apertura straordinaria per le prossime domeniche, dalle 8 alle 23,30, fino al 6 gennaio.

I collegamenti sono continui e sono assicurati con una frequenza di circa 15 minuti. Il parcheggio costa un euro, a cui si aggiungono 30 centesimi per ogni passeggero a bordo. Ieri intanto sono entrati in circolazione 27 nuovi autobus, ibridi ed elettrici, a servizio degli stessi park&ride cittadini.

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