BARI - Tre colpi in meno di 48 ore. In città sembra essere tornato l’incubo dei commercianti: spaccavetrine e scassinatori notturni. A finire nel mirino è stato di nuovo un salone per parrucchieri, questa volta in via Dante, nel Murattiano, non lontano dal locale in via Abate Gimma - quartiere Libertà - assalito la notte precedente.
Nel colpo denunciato all’alba di lunedì i balordi hanno infranto la porta a vetri di ingresso della attività, tentando anche di forzare la serratura. Dal locale non è stata asportata merce ed è per questo che l’ipotesi è che sia trattato non tanto di un tentativo di furto ma di un atto vandalico, uno «sfregio». Ieri, invece, oltre ad aver mandato in frantumi la vetrata del salone, si sono anche introdotti all’interno del locale rubando i circa 200 euro che erano in cassa.
E i commercianti chiedono più controlli, «più vigilanza». «Bari - ha detto intervistata dopo il colpo subito la titolare del parrucchiere assaltato ieri - non è solo Bari Vecchia e Corso Vittorio Emanuele».
Al di là di ciò che non è stato rubato, il danno per i titolari è comunque ingente, tra il vetro blindato della porta di ingresso da sostituire e i danni alla porta, probabilmente provocati da un piede di porco nel tentativo di forzare l’apertura.
Le forze dell’ordine, chiamate per i rilievi del caso - anche in nessuno dei due episodi ci sono impianti di videosorveglianza delle attività che inquadrino direttamente le porte di ingresso e quindi in grado di aver immortalato i balordi ladri notturni - dovranno verificare se telecamere della zona abbiano documentato il momento degli assalti con spaccata per tentare di identificare i responsabili.
E sempre all’alba di ieri, in un bar tabaccheria del quartiere Libertà, il titolare sarebbe stato minacciato e derubato da due uomini armati, con il volto coperto, che hanno preso soldi, sigarette e gratta e vinci per poi fuggire. Sull’episodio indaga la Polizia. I rapinatori del bar Micunco, in via Brigata Bari, avrebbero infatti minacciato il titolare dell’attività, spingendolo nel locale dopo avergli puntato addosso l’arma e prelevando il bottino. A raccontare l’episodio è la vittima stessa, Nicola Micunco: «Era buio, due persone mi si sono avvicinate e mi hanno fatto entrare nel locale dopo avermi puntato contro l’arma. Con le saracinesche abbassate e la luce spenta hanno preso soldi, sigarette e gratta e vinci e sono andati via. Purtroppo non è la prima volta che ci accade - ha aggiunto -, e negli ultimi anni episodi di questo tipo sono diventati sempre più frequenti».
Solo l’ultimo, in ordine di tempo, che sta sollevando nuovamente l’allarme sicurezza. Fino ad oggi le indagini hanno accertato che dietro l’ascesa che fino a pochi mesi fa sembrava inarrestabile di questi ladri «lancia sassi» non c’è mai stato un vero pedigree criminale. Si tratta per lo più di piccoli malfattori, gente che vive di espedienti e che in quelle incursioni notturne è spesso alla ricerca di qualche spicciolo.
