Arte

Un «Paradiso degli ulivi» fiorisce nel quartiere Libertà di Bari

PIETRO MARINO

Oggi l’inaugurazione nel parco Maugeri dell’opera realizzata da Michelangelo Pistoletto. L’evento precederà l’apertura del Prix Italia

BARI - Tronchi e rami di ulivi pugliesi uccisi dalla Xylella formano l’ultima versione, agraria e pugliese, del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, visibile da stamattina a Bari nel parco Maugeri. Si distende come installazione composta da tre cerchi: uno più grande al centro, due più piccoli che con esso s’intrecciano dai capi opposti. Una sorta di doppia spirale, simbolo da sempre dell’infinito, che per il grande artista (Biella 1933) è l’espressione fisica di un messaggio di rinascenza e cambiamento da lui lanciato con un manifesto nel 2003 - venti anni fa. Concretizzato per la prima volta nel 2005 a Venezia sull’isola di San Servolo, in occasione della Biennale d’arte, con segni incisi sulla nuda terra. «Arte della sopravvivenza», secondo il titolo dettato allora dal curatore Achille Bonito Oliva.

(foto Donato Fasano)

È ben di più il Terzo Paradiso nella spiegazione che ne dava l’autore col manifesto del 2003: «la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura», ovvero tra il primo e il secondo paradiso. «Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale». Occorre dunque evitare il pericolo incombente di «una tragica collisione». Ed ecco il «nuovo mito»: «Condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte e la cultura a restituire vita alla Terra».

Progetto visionario, ma non utopico: profetico nella sua aderenza ai temi più caldi che si agitano oggi per il mondo. Non vuole essere nemmeno retorico esercizio dell’immaginario. Non consiste infatti soltanto nella presentazione nomade dei Tre Cerchi, ogni volta rinnovata anche come operazione collettiva e in materiali diversi, in innumerevoli luoghi d’Italia e nel mondo. Nel 2008 - 9 anche a Bari, nel Castello Svevo, per la quarta edizione della rassegna «Intramoenia Extra Art»: un Terzo Paradiso composto da un trullaro di Alberobello con pietre a secco bianche e integrato da un intervento vocale di Gianna Nannini. Poi a Gallipoli nel 2015, già con un tronco di ulivo colpito dalla xylella al centro delle pietre. Tra le più spettacolari versioni come opera permanente, quella con 121 ulivi sani e vivi nel bosco di San Francesco ad Assisi (2010) e quella con 193 pietre dinnanzi al Palais des Nations a Ginevra (2015). All’operazione simbolica si sono aggiunte nel tempo molteplici iniziative di coinvolgimento e partecipazione «politica». Come dal 2012 l’annuale Rebirth Day, «la giornata universale della rinascita».

Anche la nuova presenza di Pistoletto a Bari è conferma di una coerente concezione di arte immersa nella vita come «forza di trasformazione sociale responsabile», avendo come poliedrico fulcro operativo la sua Cittadellarte a Biella. Dalla pop art all’arte povera, dall’arte di comportamento all’arte pubblica, il maestro novantenne sembra voler inseguire con ostinata spettacolarità il grande sogno dei giovani nel Sessantotto: «L’immaginazione al potere».

Nell’ambito della 75. edizione del RAI Prix Italia che si apre a Bari da oggi lunedì 2 ottobre, s’inaugura alle 11, nel parco Maria Maugeri al quartiere Libertà, l’opera di Michelangelo Pistoletto «Still Life / Ancora Vivi - Il Terzo Paradiso degli ulivi pugliesi». Consiste in una speciale ricostruzione del simbolo «Terzo Paradiso», promossa da Rai Prix Italia e da Cittadellarte - Fondazione Pistoletto in collaborazione con Comune di Bari, Fondazione Sylva e Fondazione Dioguardi. È stata realizzata dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bari e del Liceo artistico De Nittis / Pascali. interverranno l’assessora alle Culture Ines Pierucci e i rappresentanti delle Fondazioni Pistoletto, Sylva e Dioguardi. Per l’occasione gli studenti daranno vita a un flash mob.

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