La strage degli ulivi
La Xylella è arrivata alle porte di Bari: «Mai rilevata così a Nord»
Continua l’avanzata del batterio killer. L’Osservatorio ha registrato la presenza del vettore in agro di Triggiano: ben 320 piante infette nel Barese
BARI - Lotta alla Xylella: prorogato al 10 luglio il termine per il secondo trattamento insetticida contro la Philaneus Spumarius, la cosiddetta Sputacchina, vettore che per la prima volta viene segnalato alle porte di Bari, nei campi di Triggiano. Le nuove disposizioni sono state autorizzate in 20 comuni delle province di Bari, Brindisi e Taranto. Ne dà notizia l’Ofsr (Osservatorio fito-sanitario della Regione Puglia) che, con una circolare, ha informato nelle scorse ore i sindaci di Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Triggiano, Putignano, Noci Alberobello e Locorotondo, nel barese; Ostuni, Cisternino, Carovigno e Fasano nel brindisno; Martina Franca, Massafra, Statte, Taranto, Crispiano, Mottola nel tarantino.
Nelle prossime ore, gli amministratori, pubblicheranno proprie ordinanze contenenti anche le indicazioni dei princìpi attivi consigliati per far fronte all’emergenza. La situazione, nel Barese, dove nei giorni scorsi è stato segnalato il focolaio più a nord della Puglia, ha iniziato a farsi davvero complicata. Nel corso dell’ultimo monitoraggio sono state rilevate ben 320 le piante infette, in queste aree agricole, con degli ulivi e di alberi da frutto il cui abbattimento è imposto nei 50 metri di raggio dei focolai. Da qui la decisione di potenziare le misure di difesa. I contagi sono segnalati in crescita nel Sud Est Barese, in Valle d’Itria, nella Bassa Murgia barese e a Triggiano, alle porte di Bari.
«In queste aree - fa sapere l’Ofsr - in queste aree si consiglia fortemente di intervenire con il trattamento insetticida, ricordando che è categoricamente vietato l’utilizzo dei fito-farmaci sulle piante di olivo completamente secche, nelle aree verdi come i parchi e i giardini, nelle aree urbane, nella macchia mediterranea; nei boschi e nelle pinete».
La presenza del vettore è stata rilevata anche alle porte di Bari, nell’agro di Triggiano, il punto più a nord registrato da 5 anni a questa parte, dove l’Osservatorio ha fatto scattare l’allerta: «Il trattamento deve essere eseguito obbligatoriamente anche nell’agro di Triggiano dove le operazioni di monitoraggio hanno rilevato la presenza di insetti vettori infetti da Xylella fastidiosa».
UILA PUGLIA: NON ABBASSARE LA GUARDIA
«Contro la Xylella non si abbassi la guardia. Gli sforzi profusi per monitorare il vettore non siano vani: ognuno faccia la sua parte per la tutela del territorio, dell’agricoltura e del lavoro agricolo». Così Pietro Buongiorno, segretario generale Uila Puglia commenta la decisione dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale di prorogare al 10 luglio i trattamenti contro la sputacchina, rendendo di fatto obbligatorio un secondo trattamento in alcuni Comuni.
«In questi anni abbiamo registrato i grandi progressi che si stanno facendo sul tema Xylella che ahimè ci ha fatto assurgere a massimi esperti dell’argomento - ha affermato Buongiorno - il sistema della ricerca applicata nella nostra regione sta dimostrando tutto il suo valore, ma affinché le nozioni e le direttive della scienza diano frutto, ognuno deve compiere il proprio dovere andando a realizzare i trattamenti dovuti, in ossequio ai regolamenti ed alle circolari che normano l’azione di contrasto al vettore. Non possiamo perdere ulteriore terreno in una lotta che ci ha ormai portato a convivere con questa batteriosi che in 10 anni ha contagiato 21 milioni di piante, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infetti. I danni provocati dal disseccamento rapido delle piante si riflettono oggi non solo sulla disponibilità di olio made in Italy ma anche sull'ambiente e sul turismo, con interi uliveti trasformati in distese spettrali».