BARI - Se, da una parte, il “campo largo” ad Altamura si è ristretto ancor prima di nascere, con la rottura tra Pd e M5S sul nome di Michele Loporcaro, dall’altra, proprio nella cittadina murgiana, in vista delle amministrative di maggio, ci sono prove tecniche di «grosse Koalition», intorno alla candidatura a primo cittadino di Gianni Moramarco, che raccoglie il sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia ma anche di Azione e Italia viva. Insomma, meloniani, berlusconiani, renziani e calendiani, nel caso in cui le urne diano esito favorevole, sono pronti a governare la Leonessa di Puglia per i prossimi cinque anni. Insieme. Sarà possibile? E, soprattutto, potrebbe essere che Altamura diventi una sorta di piccolo laboratorio locale dove esportare, in futuro, l’alleanza tra centrodestra e Terzo polo in scenari di livello nazionale?
«In realtà sono stati FdI e Fi che si sono aggiunti a questa coalizione che era stata costruita da mesi» precisa il coordinatore regionale di Azione, Fabiano Amati che rivela che prima dell’arrivo dei partiti di centrodestra «anche il Pd si era interessato al sostegno a quel candidato sindaco e a quella coalizione» e incalza chiedendosi dove si collochi l’appoggio del governatore Michele Emiliano «che mi pare non stia neppure con il Pd, chissà come mai?». Sull’ipotesi di un governo di cinque anni insieme a FdI e Fi, Amati spiega che non è una novità, in questa tornata elettorale: «Anche a Noci – sottolinea – la candidata sindaco Anna Martellotta, che è la responsabile regionale del dipartimento Edilizia, Urbanistica e Paesaggio di Azione è sostenuta dal centrodestra».
Ada Fiore, segretaria regionale di Italia viva, l’altra metà del Terzo polo, spiega che l’appoggio a Moramarco è arrivato da subito, ma che non ci saranno simboli. «Fratelli d’Italia e Forza Italia – ribadisce – si sono aggiunti in un secondo momento, noi saremo presenti ma senza simbolo e i nostri candidati si presenteranno in una lista civica».
Lorenzo Frattarolo, l’altro segretario di Italia viva, aggiunge che, in generale, lo scenario delle candidature non è ancora perfettamente delineato, «è caotico e in divenire», spiega precisando anche che la coalizione che si sta formando ad Altamura è frutto di esperienze locali, ben diverse da quelle a livello nazionale. «Nelle realtà territoriali – commenta l’esponente renziano – le linee nazionali vengono alterate, sulla base di questioni squisitamente locali, ci si affida all’autonomia perché solo chi sta sul territorio conosce approfonditamente le dinamiche specifiche dei singoli Comuni». Certo, è chiaro che si tratta di un esperimento complesso e Frattarolo precisa la difficoltà «delle alleanze nate solo per vincere. Preferisco il discorso delle alleanze sulla base di intese che puntano alla prospettiva. Ma, a conti fatti, non c’è nulla di particolarmente clamoroso nel fatto che si vada con il centrodestra. La cosa clamorosa sarebbe se, nell’ambito della stessa campagna elettorale, si andasse in maniera disordinata da una parte e dall’altra».