Università

L'eccellenza premia Bari: tre dipartimenti al top per ricerca e innovazione

Barbara Minafra

Sono quelli di Meccanica al Poliba, di Fisica all'Interateneo e il Disspa di Uniba. Riceveranno fondi per 24,5 milioni di euro relativi al quinquennio 2023-2027

Tre «Dipartimenti di eccellenza»: Meccanica - Matematica - Management del Politecnico che ha raggiunto la vetta dei 100 punti, Fisica Interateneo a 99 punti e il Disspa ovvero Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università a quota 98.5.

Sono tra i 180 migliori progetti selezionati dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, per qualità della ricerca e della progettualità scientifica e didattica. Un riconoscimento per il quale riceveranno 24,5 milioni di euro per il quinquennio 2023-2027.

POLIBA Il Dmmm, tra i 19 sovvenzionati nell’area Ingegneria industriale e dell’informazione, ha bissato il successo dello scorso quinquennio 2018-22 quando il Dipartimento guidato dal prof. Giuseppe Carbone era stato selezionato su 800 candidati, ottenendo oltre 9 milioni di euro che avevano sviluppato l’eccellenza nella ricerca industriale declinata nelle aree: meccatronica, energia, aerospazio, tecnologie abilitanti per l’industria 4.0 e sviluppo sostenibile. La riconferma a pieno punteggio consente lo stanziamento di altri 9 milioni e 250mila euro che finanzieranno la didattica e un’attività di ricerca industriale con le più importanti imprese del territorio.

INTERATENEO Il progetto «Quantum Sensing and Modeling for One-Health» (QuaSiModO) del Dipartimento barese è risultato tra gli 8 finanziati per le scienze fisiche, unico del Sud. Con 15 milioni di euro tra finanziamento Anvur (8 milioni) e cofinanziamento (7 milioni), sosterrà ricerca e didattica nel settore delle tecnologie quantistiche applicate alla salute e all’ambiente. Il progetto mira a creare un centro che possa formare specialisti di «deep tech» e ad attivare un hub scientifico e tecnologico per le imprese italiane e straniere che operano nei settori della salute e dell’ambiente, il tutto basato sulle tecnologie quantistiche. Bari potrà così diventare la base operativa di un centro nazionale sull’ambiente e i disastri naturali che «porterà un fortissimo radicamento nel territorio pugliese di imprese» come detto dal prof. Roberto Bellotti, docente di Fisica Applicata e direttore del Dipartimento condiviso tra Ateneo e Politecnico.

UNIBA Tra i dieci progetti ammessi a finanziamento per l’area Scienze agrarie e veterinarie, con il Disspa c’è anche l’Università di Foggia con Scienze Agrarie. Il Dipartimento barese guidato da Maria De Angelis ha ottenuto 7,3 milioni a cui si aggiungeranno altri 13 di cofinanziamento Uniba. Il progetto punterà su salvaguardia, valorizzazione e ottimizzazione delle risorse naturali e della biodiversità; miglioramento della produttività e sostenibilità delle produzioni animali e vegetali e studio di nuove fonti alimentari; innovazione hi-tech in agricoltura attraverso strategie di economia circolare; sviluppo di tecnologie abilitanti dell’industria alimentare 4.0, con attenzione a food security e food safety. Il Disspa si candida così a diventare uno dei centri di ricerca di riferimento per il Sud.

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