Il programma
Bari, la festa San Nicola «regala» un bell’abito da sposa
La «Donazione dei maritaggi» tra le novità introdotte quest’anno
BARI - Il 6 dicembre i baresi tornano a festeggiare il loro santo patrono: il vescovo di Myra, conosciuto in tutto il mondo, che unisce Oriente e Occidente. Dopo due anni difficili legati alla pandemia, la città si veste a festa e si riaccendono le luci in onore di San Nicola.
Un mix perfetto tra fede, tradizioni popolari, devozione e rituali che fanno del sei dicembre una notte magica, quella in cui nasce anche il mito di Babbo Natale. Secondo la tradizione, infatti, san Nicola vissuto nel IV secolo, regalò una dote a tre fanciulle povere perché potessero andare spose invece di prostituirsi e, in un’altra occasione, salvò tre fanciulli.
La lunga giornata dedicata al patrono di Bari, illuminata a festa già dalla sera del 2 dicembre, comincerà alle 4 del mattino con l’apertura della Basilica, il suono delle campane e il lancio delle diane (dal molo Sant’Antonio) che inviteranno tutti a svegliarsi per andare a rendere omaggio al santo. Alle cinque in punto al via la prima messa in Basilica presieduta dal Priore e Rettore, padre Giovanni Distante. A seguire si celebreranno messe fino a mezzogiorno e mezzo (6.30, 8, 9.30, 11 3 12.30).
Quest’anno torna il consueto appuntamento con la magica atmosfera della Fiaccolata Nicolaiana organizzata dal Circolo Acli-Dalfino: la maratona dei podisti baresi che corrono in piena notte in onore di San Nicola. La partenza di tre cortei si svolgerà da 3 punti strategici della città i quali raggiungeranno Piazza Massari per formare un unico corteo che raggiungerà la Basilica di San Nicola per il tradizionale momento di preghiera.
E dopo il momento di fede arriva quello più atteso dalla città che si tramanda di generazione in generazione in un rituale popolare: la sosta nei bar o nei vicoli della città vecchia, proprio come si faceva in passato nei sottani, per degustare cioccolata calda insieme ai savoiardi, focaccia, «sgagliozze» (pezzi di polenta fritta che vengono venduti per strada nel centro storico) o «popizze» (impasto di farina e acqua che viene servito con sale o zucchero).
A partire dalle sette del mattino (e per tutta la giornata) prenderà il via il pellegrinaggio cittadino dei baresi in Basilica: tutti in chiesa per fermarsi qualche minuto in preghiera dinanzi alla statua del santo.
Novità di quest’anno anche la «Donazione dei maritaggi»: i frati domenicani doneranno una somma di denaro ad un istituto di suore della città vecchia. A beneficiarne, una giovane donna (scelta dalle suore) in difficoltà economiche che potrà sostenere le spese per l’acquisto dell’abito da sposa per il suo matrimonio.
I festeggiamenti di dicembre in onore di san Nicola proseguiranno nel pomeriggio con la santa messa (alle ore 18) presieduta dall’Arcivescovo di Bari Bitonto Giuseppe Satriano. Al termine, la consueta consegna delle chiavi della città a san Nicola da parte del sindaco Antonio Decaro. Alle 21, processione con la statua del santo per i vicoli di Bari vecchia e animazione musicale per le vie delle città: si esibiranno gli zampognari di Santeramo, la Bassa Banda «Luprano» di Valenzano e la banda «Santa Cecilia» di Bitritto. E per finire i festeggiamenti di san Nicola secondo il calendario Giuliano. Attesi il 19 dicembre centinaia di pellegrini ortodossi che si riuniranno in Basilica alle 8 del mattino per la Divina Liturgia.