crisi
Bari, aumenta il mal d’auto: anche il gas alle stelle
Metano fino a 3,5 euro. A volte è più favorevole la benzina
BARI - Una volta il metano ti dava una mano (è famoso uno spot della fine degli anni ‘80). Ora non più, nemmeno per alimentare la vostra auto. I costi per un pieno di carburante si sono talmente innalzati che, ammesso vi convenga ancora circolare, se vi capita di trovare un distributore con il cartello “chiuso per ferie” sappiate che potrebbe essere un modo per nascondere la realtà: ci sono stazioni di servizio in procinto di sospendere l’attività a tempo indeterminato. Vendere il metano a 3,5 euro al chilo (come capita ad esempio ad Adelfia, sulla strada che porta a Valenzano) significa perdere la clientela e non poter far fronte alle spese di gestione. Il listino, che cambia da impianto a impianto, dipende dai contratti con i fornitori: in un contesto di aumenti incontrollati, che va avanti da parecchi mesi, c’è chi è ancora legato alle quotazioni pre-conflitto e chi invece risente delle turbative recenti a livello internazionale. Cosicché chi ha una vettura a metano sa che i prezzi possono differire di molto anche nella stessa città e che la convenienza o meno, se si possiede una ibrida, dipende dal prezzo della benzina, considerando che la resa di un kg di gas metano è pari a quella di 1,56 litri di verde.
CALCOLI - In tempi di crisi, fare calcoli può significare risparmiare. Sono lontani i momenti in cui con 15 euro era possibile fare il pieno (i serbatoi hanno una capienza massima di circa 14 chili). Adesso ce ne vogliono circa 50 e, appunto, non è detto nemmeno che convenga. Siccome è possibile nell’hinterland barese (da un distributore di via Tatarella, ad esempio) pagare la benzina intorno a 1,7 euro al litro (grazie ai tagli del Governo, s’intende, altrimenti costerebbe 30,5 cent in più), è questo uno dei valori per comprendere che il metano converrebbe se costasse meno di 2,65 euro al chilo. Nei quindici impianti che erogano gas metano intorno al capoluogo (immaginateli situati dentro una semicirconferenza che che tocca Palese, Modugno, Sannicandro, Bitritto, Adelfia, Triggiano e Torre a Mare; a proposito, il più vicino al centro di Bari è proprio in via Tatarella) otto propongono un prezzo inferiore ai 2 euro al chilo (1,690 in viale Europa) e uno a 2,599, ma ce ne sono cinque (a Bari in via Gentile, in via Nazionale, un altro in via Tatarella, sulla ss 100 all’altezza di Capurso, sulla A14 a Modugno in direzione nord e appunto ad Adelfia) dove si sfondano i 3 euro (fino ad arrivare a 3,606).
PICCO - Si tenga presente che nella provincia di Bari a fine agosto per un chilo di gas metano si è toccato il picco di 4,789 euro al chilogrammo, con la prospettiva di un nuovo record a breve, viste le oscillazioni al continuo rialzo che stanno per incidere pesantemente anche sulle bollette di gas ed energia elettrica di famiglie e imprese. Va da sé che le preoccupazioni sul futuro del comparto della mobilità legata al metano coinvolgono anche le vendite di nuovi modelli di auto: se il mercato fino pochi mesi fa mostrava dinamiche positive, ora si registrano valanghe di ordinativi annullati e nessuna richiesta di nuove immatricolazioni, una situazione che, se dovesse prolungarsi, come purtroppo probabile, potrebbe innescare una crisi inarrestabile e senza ritorno. Già nel secondo trimestre di quest’anno si sono registrati dati inequivocabili: -65,5% di immatricolazioni di auto a metano in un mercato in grande affanno dappertutto, ma soprattutto da noi. Peraltro, la contrazione riguarda anche tutte le altre tipologie di alimentazione, non soltanto benzina (-27,8%) e gasolio (-29,8%), ma pure elettrico (-19,6%) e finanche Gpl (-5,1%).