PIAGA SOCIALE
Torna l’estate dei borseggiatori a Bari
Le sfilano il portafogli dalla borsa mentre fa shopping in centro, per fortuna la donna aveva riposto carta di credito e patente in una tasca dei pantaloni
Quel crimine tra arte e scienza, quasi estinto durante la pandemia per merito del distanziamento sociale, che torna insieme all’estate post covid. Per il codice penale è una circostanza del reato di furto che determina un inasprimento delle pena. Stiamo parlando del famigerato borseggio ovvero del «furto con destrezza», aggravante del reato (come specificato nell’articolo 625 del codice penale) che sussiste qualora l'autore del borseggio «abbia posto in essere, prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, una condotta caratterizzata da particolari abilità, astuzia o avvedutezza ed idonea a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza del legittimo proprietario». Ciò significa che la vittima viene sorpresa e non è in grado di vigilare normalmente sull’oggetto che gli viene sottratto. Non lo era certamente, durante l’ultimo fine settimana la donna impegnata allo spasmo nello shopping per il rinnovamento del guardaroba estivo.
Carica di pacchi e pacchetti, in tour tra boutique e store nel salotto buono della città, la malcapitata si è accorta dopo l’ultimo acquisto, il quinto o il sesto (lei stessa non ricorda l’esatta successione degli eventi raccontando la disavventura alla Gazzetta) che il suo portafogli non era più nella borsa. «Il destino però è stato dalla mia parte - spiega Francesca P., libera professionista della provincia barese in trasferta in via Sparano e Corso Cavour - pagando la tshirt destinata a mio figlio, dopo aver estratto dal portafogli la carta di credito, insieme alla patente di guida elettronica, per una specie di riflesso condizionato, nella confusione ho rimesso il portafogli nella borsa che è ampia, modello shopper, mentre le due card mi sono rimaste tra le mani. Ho preso dalla commessa la busta con la maglia appena acquistata e per non perdere tempo, con la mano libera, ho infilato carta di credito e patente nella tasca dei pantaloni ripromettendomi una volta fuori e con più calma di rimetterle al loro posto. Sono uscita, ho percorso tre isolati di via Sparano fermandomi più di una volta ad ammirare le vetrine».
«C’era molta gente in giro - prosegue nel suo racconto - e più di una volta mi sono ritrovata in situazioni di assembramento, di calca. Dopo un po’ mi sono fermata, ho poggiata le mie buste su una panchina, ho preso patente e carta di credito dalla tasca, ho infilato la mano nella borsa e mi sono accorta che il portafogli non c’era più. Tutto il resto era al suo posto, telefonino, chiavi di casa ma il portafogli no. Sono tornata sui miei passi, rifacendo lo stesso tragitto, entrando nello stesso negozio ma nulla da fare. Era di certo nella borsa e inspiegabilmente è sparito. Per fortuna dentro erano rimaste solo le card di alcuni store e catene di negozi e poco meno di 80 euro in contanti. Di certo sono stata vittima di un borseggiatore ma non mi sono accorta di nulla. Cerco sempre di portare con me il meno possibile, pochi effetti personali e documenti». Nella prima estate covid free, abolito il distanziamento sociale, ripresa la calca indoor-outdoor, sono tornati i borseggiatori, spesso trascurati dalle statistiche. Bari è tra le 21 province più pericolose d’Italia.
Stando ai dati diffusi dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti «emersi» in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia, durante il 2021 nell’area metropolitana si sono registrate 41.350 denunce, che vuol dire 3.310,4 ogni 1000mila abitanti. I furti con destrezza sono stati 773, ossia 58,7 ogni 100mila abitanti. In media 2,117 borseggi al giorno (64,41 al mese). Un trend in crescita rispetto all’anno precedente che le proiezioni collegate al 2022 sembrano destinate a confermare in pieno. Molto più «perniciosi» degli scippi sono i furti con destrezza. I borseggiatori solitamente hanno un’aria distinta e inoffensiva, quasi insospettabile. Si appostano alle fermate degli autobus, bazzicano le feste patronali, i concerti di piazza, i raduni sportivi, le stazioni ferroviarie, gli ipermercati nei giorni di piena e le strade dello shopping nei giorni di piena. Si confondono nella folla. Non hanno quasi mai un volto, il più delle volte le vittime non riescono a rendersi conto della loro presenza e quasi mai ricordano le loro sembianze, quasi fossero dei fantasmi. Sorprenderli in flagranza di reato è difficile, se non impossibile, tranne in rare occasioni. Il furto con destrezza viene punito dal Codice penale in modo severo, cioè con la reclusione da 2 a 6 anni e con una multa da 927 a 1.500 euro.