La polemica

La statua di bronzo di San Nicola? «Non fu un regalo di Putin a Bari»

Maria Grazia Rongo

L'opera, che qualcuno vuole rimuovere, è arrivata in città nel 2003. Di Cagno Abbrescia: «Un dono del patriarca di Mosca»

BARI - «Questo non è il nostro San Nicola, gli mancano le tre sfere e il libro!». Dopo aver ringraziato, furono queste le parole che Simeone Di Cagno Abbrescia, all’epoca sindaco di Bari, pronunciò al cospetto della delegazione che nell’estate del 2002, in una fonderia a qualche chilometro da San Pietroburgo, gli mostrò la grande statua in bronzo con l’effige di San Nicola che il patriarca Alessio II voleva donare alla città di Bari.

La statua, che ancora ora campeggia sul sagrato della Basilica, con la guerra in atto tra Russia e Ucraina, è al centro di polemiche. Infatti, c’è chi vorrebbe venisse tolta dalla piazza, in quanto dono di Putin. In realtà, l’opera d’arte non fu donata nel 2007, in occasione del summit Italia-Russia che si svolse a Bari, durante il quale si concretizzarono tra il Governo italiano e quello russo, le richieste, che già da diversi anni arrivavano da Mosca, circa la restituzione della Chiesa Russa di Bari al patriarcato (cosa che avvenne poi nel 2009 quando il Governo italiano restituì la chiesa russo ortodossa a Mosca e in cambio Bari tornò in possesso dell’ex caserma Rossani).

San Nicola dalla Russia arrivò infatti a Bari nel 2003 e la genesi di questa storia iniziò un anno prima, quando Di Cagno Abbrescia andò a San Pietroburgo per una viaggio di natura privata. «Ero in buonissimi rapporti con l’allora rettore della chiesa russa e gli parlai del mio imminente viaggio a San Pietroburgo – racconta l’ex sindaco di Bari - così, quando io e mia moglie arrivammo a destinazione, con mia grande sorpresa, già in aeroporto fummo accolti da un autista che ci accompagnò ovunque per tutti i giorni della vacanza. Fui ricevuto dal sindaco e un giorno mi chiesero di dedicare due ore del mio tempo per un incontro fuori città. Fu lì che incontrai l’artista Zurab Tsereteli che aveva realizzato la grande statua bronzea destinata inizialmente a un’altra città russa. Alessio II però volle assolutamente donarla a Bari, così, dopo la mia esclamazione iniziale sulle differenze con il nostro san Nicola mi chiesero di inviare delle foto del nostro santo e anche una planimetria dettagliata del luogo in cui la statua sarebbe stata collocata».

Tornato a Bari, Di Cagno Abbrescia inviò subito in Russia la documentazione richiesta e così dopo qualche mese nel 2003, la grande statua arrivò a Bari trasportata con un tir speciale. Conclude l’ex sindaco: «A prescindere dal fatto che con i santi non si scherza, è bene precisare come, quando e perché la statua di San Nicola arrivò a Bari. Fu per preciso volere del patriarca Alessio II che poi riconobbe il ruolo di Putin nella restituzione della chiesa russa a Mosca».
Sempre nel 2007 fu poi aggiunto sulla statua il messaggio di Putin.

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