La mostra
Banksy e il suo realismo capitalista nel Teatro Margherita di Bari
In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico Girl with Baloon e Love is in the Air
BARI - Dal 9 aprile al 12 giugno Bari ospita Banksy realismo capitalista all’interno del teatro Margherita. In mostra una selezione di serigrafie originali, quelle che Banksy considera tracce fondamentali per diffondere i suoi messaggi etici. Sono queste le immagini che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo.
In esposizione due vere e proprie icone della produzione dell’artista britannico, ormai conosciute e amate in tutto il mondo per il tratto artistico immediato e per i potenti messaggi sociali: Girl with Baloon, serigrafia su carta del 2004-05, che nel 2017 è stata votata in un sondaggio come l’opera più amata dai britannici e Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori.
La mostra, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, è promossa dalla Città di Bari, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi con il supporto territoriale di Cime, con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese - Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Puglia Promozione, nell'ambito del POC PUGLIA 2014/2020 - Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, e Atos Italia, e la partecipazione della Fondazione Enzo Hruby.
L'INAUGURAZIONE CON IL SINDACO DECARO
«Parlare di street art oggi, e farlo con quello che è unanimemente considerato il più grande street artist della scena mondiale, significa immergersi totalmente nel dibattito attuale, toccando con mano il potere dirompente dell’arte, in particolare quella di strada, nel panorama storico-sociale contemporaneo - ha detto aprendo la mostra il sindaco Antonio Decaro -
«Rivoluzionaria, ironica, provocatoria: l’arte di Banksy arriva al teatro Margherita con la sua carica espressiva e il potere dell’invisibilità - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Un «fantasma», come qualcuno lo ha definito, capace di far parlare solo le opere e il suo attivismo creativo. Un’arte senza volto, che negli anni si è fatta denuncia, critica politica all’impero globale del consumismo, della discriminazione, dei conflitti, della precarietà, della fatica del vivere». La mostra, a cura di Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, promossa dal Comune, è prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi con il supporto territoriale di Cime, con il sostegno di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese - Pugliapromozione. «Realismo capitalista - ha detto il presidente di MetaMorfosi Pietro Folena - è una mostra su Banksy prodotta appositamente per il Teatro Margherita di Bari che racconta il senso dell’insorgenza artistica degli anni 2000 di cui l’artista anonimo di Bristol è il massimo esponente mondiale».
IL COMMENTO DI EMILIANO
“Rivoluzionaria, ironica, provocatoria: l’arte di Banksy arriva a Bari con la sua carica espressiva e il potere dell’invisibilità – commenta il presidente Michele Emiliano -. Un 'fantasma', come qualcuno lo ha definito, capace di far parlare solo le opere e il suo attivismo creativo. Un’arte senza volto, che negli anni si è fatta denuncia, critica politica all’impero globale del consumismo, della discriminazione, dei conflitti, della precarietà, della fatica del vivere. Un’arte, un j’accuse, che in quanto anonima diventa collettiva. Un’arte che alle pareti dorate delle gallerie, dei musei e delle opulente case d’asta, sceglie di mostrarsi nell’altrove, nei non luoghi delle città, nelle periferie della storia, fuori le mura (e sopra i muri) del sistema. Un’arte che è innanzitutto bellezza. Una bellezza che è anche capace di dilatare il tempo della nostra felicità. Veniamo da anni non facili. Questo, però, è il tempo di un nuovo inizio e dobbiamo ritornare a circondarci di bellezza. La Regione Puglia promuove, incoraggia e sostiene convintamente eventi come questo – continua Emiliano -. Crediamo che attraverso l’arte si possano piantare semi preziosi per la crescita della società e sviluppare modelli di economia intelligente. Il Teatro Margherita è uno dei luoghi simbolo di rinascita e rinnovamento: è quindi significativo, in nome della bellezza e della cultura, che in questo luogo si rifletta sui grandi temi del nostro tempo con uno dei protagonisti più autentici dell’arte contemporanea.”
Al taglio del nastro, insieme al sindaco di Bari, Antonio Decaro, era presente Grazia Di Bari, consigliera regionale delegata alle Politiche Culturali.
“Parliamo di una mostra - dichiara Di Bari - in cui viene lasciato molto spazio alla lettura delle opere dell’artista che utilizza gli strumenti del nostro tempo. Mostre come questa sono per noi un grande orgoglio. Stiamo lentamente tornando alla normalità e riprogrammando quelle attività che non abbiamo potuto svolgere in questi due anni di pandemia. Questa mostra, assieme a quella di Obay che ci sarà subito dopo, rientrano nell'ambito delle attività che stiamo realizzando con PugliaPromozione per la valorizzazione della città di Bari. Mostre programmate nell'ambito della ‘Festa del Mare’ del 2020, spostate ad oggi a causa del Covid. Importante è stato il lavoro in sinergia con il Comune di Bari, che attraverso l'individuazione di uno sponsor ha recuperato le ulteriori risorse necessarie per consentire la realizzazione delle due mostre. L’ulteriore dimostrazione che l’impegno comune produce risultati importanti. Abbiamo tante idee per continuare a valorizzare la città e le sue bellezze e voglio ringraziare il sindaco Decaro e l’assessora alle culture Ines Pierucci per il grande lavoro che stanno portando avanti”.