Il caso

Pop Bari, scaduto il contratto del direttore generale De Angelis, verso nuova nomina

Redazione online

Già entro oggi i commissari della banca, attualmente in amministrazione straordinaria, potrebbero nominare il nuovo dg facente funzioni

BARI - E’ scaduto ieri il contratto di lavoro del direttore generale della Banca popolare di Bari Paolo Alberto De Angelis. Già entro oggi i commissari della banca, attualmente in amministrazione straordinaria, potrebbero nominare il nuovo dg facente funzioni. A quanto si apprende, l'incarico potrebbe ricadere sull'attuale cfo (chief financial officer) dell’istituto di credito barese.

«Ho sempre cercato di stimolare dialogo tra strutture, comitati con decisione collegiale e presa di responsabilità. Credo qualche passo avanti sia stato fatto e ne sono orgoglioso». Così il direttore generale uscente della Banca popolare di Bari Paolo Alberto De Angelis in una lettera ai colleghi che l’ANSA ha potuto visionare. De Angelis ricorda in particolare come si sia «riusciti ad affrontare efficacemente la pandemia» e ad essere «stati capaci di gestire 7.300 richieste di moratoria imprese e 1500 per i privati, 8.800 richieste di interventi 25 /30 mila euro per 150 milioni di euro, 634 richieste per 170 milioni sul consolidamento». 

«Abbiamo cominciato a rivedere molti processi, a cominciare del credito, ma lunga è la strada per arrivare ad essere la banca per i migliori clienti», aggiunge De Angelis sottolineando che «abbiamo bisogno di mettere a terra il nuovo modello commerciale, con una grande quantità di formazione per renderlo efficace, ed avviare il piano di razionalizzazione della rete sportelli. Ma soprattutto - sostiene - è fondamentale che tutta la banca converga su un unico obiettivo, abbiamo bisogno che il servizio al cliente diventi la stella polare dell’impegno quotidiano di tutti, al centro ed in rete».
Il dg nel ripercorrere il suo periodo alla guida dell’istituto e nel ringraziare anche i sindacati ("perché hanno sempre stimolato e supportato l’azienda, sopratutto nei momenti topici e di emergenza), rileva come nel «periodo di emergenza e nonostante le difficoltà della banca al 30 giugno avevamo più depositi che al 31 dicembre 2019. E subito dopo l’Assemblea abbiamo cominciato a ridurre efficacemente il costo della raccolta». «Nel mentre - afferma De Angelis - sono state apprestate le operazioni straordinarie propedeutiche alla tenuta dell’Assemblea, quale l’importante accordo sindacale e la cessione di utp e sofferenze ad Amco, non tralasciando il remediation plan ai rilievi fatti dall’Autorità di Vigilanza ed affrontati molti altri arretrati interni». Quanto all’assemblea: "55.000 soci contattati, 33.000 votanti, 96% di si in prima convocazione - ricorda - danno l’idea delle vostre potenzialità operative».

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