Il caso

Bari, Petruzzelli contro Amiu: «Niente personale per estendere il porta a porta e si assume un nuovo dirigente»

Redazione online

L'assessore comunale all'Ambiente mostra la paradossalità della situazione

BARI - «Il porta a porta non può essere esteso per mancanza di personale, ma l'Amiu bandisce un concorso per assumere un nuovo dirigente. Una figura che dovrebbe curare i rapporti con le istituzioni e i soci, con stipendio da 100mila euro all'anno. "Due notizie che fanno a cazzotti tra di loro». Per l'assessore comunale all'Ambiente di Bari, Pietro Petruzzelli, che commenta la situazione paradossale con un post sui social. 
"Amiu mi scrive che prima del 2021 non sarà possibile estendere il porta a porta in altri quartieri della città o assumere operatori ecologici che vengano impiegati nello spazzamento delle zone cittadine attualmente scoperte, poiché da due anni siamo in attesa del nuovo concorso per operatori" scrive Petruzzelli, che durante il primo mandato da assessore ha molto puntato sull'introduzione della raccolta differenziata porta a porta in città, anche per eliminare le isole ecologiche in strada. Insomma, non ci sono i soldi e il personale per estendere il servizio nel capoluogo, ma si può comunque stipendiare un nuovo dirigente, la cui assunzione - come spiega l'assessore - sta venendo perfezionata in questi giorni. "Francamente lo trovo assurdo e soprattutto non è quello che serve ad Amiu in questo momento", commenta l'ass. Petruzzelli.

IL COMMENTO DI MICHELE PICARO - “Assessore Pietro Petruzzelli benvenuto tra noi! Sono anni che noi del centrodestra denunciamo la cattiva gestione delle aziende partecipate del Comune, tra servizi scadenti e cittadini esasperati. Ci fa piacere, anche se tardivamente, che anche lei si renda conto come a Bari l’Amiu faccia acqua da tutte le parti. L’azienda ha evidentemente più a cuore le sorti dei consulenti, che non la pulizia e il decoro della città. Pagare un dirigente con 100mila euro all’anno per non meglio specificati rapporti istituzionali – e allora ci chiediamo a cosa servano il presidente e il cda, visto che a loro compete l’onere di informare sulle attività il socio unico, cioè il Comune – è uno schiaffo ai contribuenti baresi. Caro assessore, il suo post Facebook è un atto di accusa grave e nelle prossime ore, quando in Consiglio comunale approveremo le nuove tariffe sulla Tari, lei e il sindaco dovrete chiarire all’Aula questo inutile sperpero di denaro pubblico”, dichiara il capogruppo del Misto di centrodestra al Comune di Bari, Michele Picaro.

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