Il 19enne

Bari, il debutto sul campo di serie A di Giacomo Manzari con la maglia del Sassuolo

Nicola Pepe

Una storia scritta con i pulcini del Bari, poi due anni fa il fallimento e il reclutamento nella Primavera del Sassuolo. Ora il salto di qualità

Dai baby pulcini del Bari alla prima squadra di una squadra della massima serie. E' la pararabola del giovane attaccante barese, Giacomo Manzari, cresciuto nella città vecchia a pane e pallone. Il giovane talento barese 19enne (compirà 20 anni il 21 settembre) debutta oggi con la maglia 53 del Sassuolo nell'incontro al Dall'Ara di Bologna, dopo la scelta di mister De Zerbi di convocarlo.

Il giovane Manzari, quando due anni fa fallì il Bari di Giancaspro vide sgretolarsi davanti ai suoi occhi un sogno costruito mattone dopo mattone per circa 10 anni, avendo calciato i primi palloni a 8 anni proprio nei baby del Bari. Un tonfo alla vigilia di un esordio che gli avrebbe fatto fare il salto di qualità passando dalla Primavera alla prima squadra biancorossa (l'ex mister Grosso lo aveva chiamato un paio di volte).

Ma per Giacomo Manzari, barese verace (cresciuto nella città vecchia) all'epoca 17enne e valido attaccante, quel tragico evento che segnò la città e una intera comunità, rappresentò per lui una svolta, un segno del destino nel nome di San Nicola, il protettore dei Baresi. Il "vivaio" biancorosso fu letteralmente saccheggiato, e lui - pulcino cresciuto all'insegna dei colori biancorossi e pronto a solcare le zolle dello stadio San Nicola - fu "arruolato" da Checcho Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, che decise di portarlo con sè a oltre 700 chilometri da casa.

Un salto a Bari a Reggio Emilia. Non ancora maggiorenne e alla vigilia del diploma (poi conseguito), Giacomo Manzari - ex punta di diamante del Bari Primavera, inseguito per settimane da Juventus, Milan, Napoli e Roma - ha lavorato sodo per affermarsi nei giovani neroverdi di cui è diventato dopo un anno capitano e capocannoniere del suo team, con 7 centri in 11 presenze (mitica la sua tripletta contro l’Empoli).

Il lockdown sembrava aver infranto il nuovo sogno del piebe de oro barese, ma lui non ha mai smesso di sperare e si è allenato persino correndo nel cortile del box di casa sua. Il 12 maggio, lo squillo di telefono che cambia la vita della sua carriera: la chiamata per allearsi in prima squadra con il suo ruolo di sempre: attaccante.

Giacomo prepara le valigie e parte per Reggio Emilia per sottoporsi ai test, agli esami e ai tamponi. I suoi occhi brillano di gioia, il momento del campo di massima serie è finalmente arrivato dopo le prime partite di ripresa campionato. Finalmente, ha scritto su Instagram postando la lista dei convocati. Ma lui non rinnega mai quanto ha sempre detto: «I piedi a Reggio Emilia, il cuore a Bari». In bocca al lupo!

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