Nel Barese
Castellana Grotte: droga, armi e un deposito di auto rubate, 6 arresti
I carabinieri hanno disarticolato un sodalizio dedito al traffico di droga
I Carabinieri di Monopoli dalle prime luci dell'alba stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 persone, accusate di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L’indagine, coordinata dalla Procura di Bari, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico di stupefacenti, operante a Castellana Grotte. Durante le attività investigative, i carabinieri hanno arrestato 2 persone in flagrante, sequestrato armi, munizioni, 465 gr. di cocaina, 120mila euro e trovato un deposito di auto rubate.
Vendeva cocaina al prezzo fisso di 80 euro a dose, continuando ad impartire ordini anche dal carcere tramite i familiari. Il 41enne di Castellana Grotte Franco Pirrelli gestiva, secondo i carabinieri, il traffico e lo spaccio di droga nella città del sud est barese. La moglie 40enne Barbara Palmisano avrebbe avuto invece il compito di fargli da portavoce quando detenuto, con l’incarico di risolvere problematiche gestionali fra i sodali. Sono i particolari emersi dall’indagine che ha portato oggi all’arresto di 6 persone (5 in carcere e una ai domiciliari). Il canale di approvvigionamento, ha rivelato l’inchiesta, era il 39enne Marco Pesce di Putignano, che rifornivano l'organizzazione con partite di cocaina da 1 kg dal valore di euro 40 mila euro, le quali, una volte tagliate e immesse nel mercato, potevano fruttare fino a 100 mila euro. Il gruppo criminale avrebbe avuto anche una notevole disponibilità di armi e munizioni, usati come deterrenti nei confronti di altri sodalizi rivali, nascosti in involucri interrati o nei muretti a secco. Fra i traffici illeciti documentati dalle indagini c'era anche quello della ricettazione di autoveicoli rubati. I militari hanno infatti scoperto un deposito nel quale erano nascosti targhe di auto e componenti meccaniche di varie marche per un valore di circa 40 mila euro.