l'emergenza
Bari, rinviate cresime e prime comunioni: matrimoni senza assembramenti
Chiese chiuse e sacramenti che subiscono slittamenti
«I fedeli stanno soffrendo molto della mancanza dell’eucarestia ma questa è una grossa mancanza anche per noi sacerdoti. È vero che possiamo celebrare anche individualmente però l’eucarestia non è mai un sacramento individuale. Ma diventa un sacrificio è al tempo stesso un atto di responsabilità. Purtroppo non è che non si vuole riaprire le chiese ma l’assembramento può essere motivo di contagio. Se dovesse avvenire questo, anche in nome del bisogno di pregare in chiesa, noi andremmo solo ad intensificare l’emergenza». A parlare è don Mario Castellano, direttore degli Ufficio liturgico e pastorale della diocesi di Bari Bitonto.
I sacramenti e la fede ai tempi del corona virus: i contagi e i decessi diminuiscono ma non è il momento di abbassare la guardia. Così come la domenica della Palme anche domani, giorno di Pasqua, le chiese resteranno chiuse. E di conseguenza anche le celebrazioni dei sacramenti subiranno uno slittamento così come annunciato dall’Arcivescovo, monsignor Francesco Cacucci in una nota diffusa sul sito internet della Diocesi.
Battesimi - «Saranno rimandati – si legge nella nota - in attesa di un cambiamento della situazione e delle norme precauzionali che saranno prescritte. Nella necessità di celebrare il Battesimo, per imminente pericolo di vita, questo avvenga nella forma abbreviata prevista dal Rito, senza toccare il corpo del battezzando, con guanti monouso per le unzioni».
Prime Comunioni - «Le celebrazioni saranno trasferite alle domeniche dei prossimi mesi di ottobre e novembre, potendo così utilizzare il mese di settembre per la graduale ripresa della preparazione. Per quest’ultima, tuttavia, non manchi sin d’ora il coinvolgimento delle famiglie da casa».
Cresime - «Saranno rimandate alle domeniche del prossimo mese di ottobre o novembre. Per quanto possibile – illustra la nota della Diocesi - si conserverà la modalità di chiedere la disponibilità dei Vicari episcopali e vicariali, delegati stabilmente dal Vescovo per tali celebrazioni. Altrimenti, solo per quest’anno, nei mesi di ottobre e novembre, tutti i parroci si potranno avvalere della facoltà concessa dall’Arcivescovo per celebrare il sacramento della Confermazione nella propria parrocchia».
Matrimoni - «La celebrazione non è di per sé vietata, purché non provochi assembramenti. Sono permessi solo se celebrati alla presenza, con le dovute distanze, del ministro, dei nubendi e dei soli testimoni. Si andrà incontro alle necessità dei nubendi nella scelta di eventuali nuove date, ma per la scelta della domenica come possibile giorno, al momento non è cambiata la disposizione della Conferenza Episcopale Pugliese che fa divieto della celebrazione nei giorni domenicali e nelle “solennità di precetto”».
«Non possiamo pensare di tornare subito ad affollare le chiese – afferma Don Mario Castellano, direttore degli Uffici liturgico e pastorale - per questo abbiamo pensato di rinviare tutto. Chi ha urgenza di celebrare le nozze deve sapere che la Chiesa non lo proibisce però sono state impostate determinate condizioni per evitare gli assembramenti. I sacerdoti stanno andando incontro alle esigenze degli sposi. Mi auguro che questa Pasqua – conclude don Mario - sia di cambiamento anche negli stili di vita come ad esempio l’accostarsi ai sacramenti perché lo stavamo facendo con troppa leggerezza».
Intanto da giorni si è entrati nel vivo del triduo pasquale. Dopo la celebrazione della messa nella cena del Signore senza lavanda dei piedi, ieri il vescovo ha celebrato la passione del Signore in Cattedrale. Molti fedeli stanno seguendo i riti in diretta streaming.