L'inchiesta
Polignano, su Costa Ripagnola la Procura accelera: sopralluogo sull'area
Nell’area tra Mola e Polignano la verifica, con un consulente che – accompagnato da Carabinieri e Guardia costiera – ha effettuato rilievi all’interno del complesso sottoposto a sequestro
BARI - La Procura comincia l’esame dei permessi rilasciati per il resort nei trulli di Costa Ripagnola. Un lungo sopralluogo nell’area tra Mola e Polignano ha aperto le attività di verifica, con un consulente che – accompagnato da Carabinieri e Guardia costiera – ha effettuato rilievi all’interno del complesso sottoposto a sequestro conservativo.
Il lavoro del tecnico nominato dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal pm Baldo Pisani è stato seguito a distanza da alcuni rappresentanti delle associazioni ambientaliste tra cui Mimmo Lomelo, ex consigliere regionale, il cui esposto è il primo atto dell’inchiesta penale che ipotizza – a carico di ignoti – i reati di abuso di ufficio e di violazioni edilizie collegate alla trasformazione dei trulli in camere di albergo di lusso. Un progetto, quello della Serim di Polignano, che da mesi innesca polemiche e che ha spinto la Regione a riconvocare il gruppo di lavoro interno al comitato Via per rivedere gli atti: ma gli esperti hanno stabilito che non ci sarà alcuna procedura formale di Riesame, anche se per l’apertura dei cantieri – hanno scritto - potrebbe essere necessaria una variante al piano regolatore, perché l’area di Costa Ripagnola ha destinazione agricola.
I carabinieri ieri hanno anche acquisito atti nella sede della Regione. Nel fascicolo di indagine ci sono tutte le carte che hanno portato a marzo al rilascio dell’autorizzazione unica, insieme alle valutazioni dei Carabinieri su cui la Procura ha deciso di mettere i sigilli all’area. Il consulente ha 90 giorni per terminare l’esame dei documenti e presentare le conclusioni ai magistrati.
Nel frattempo Emiliano ha convocato per lunedì 4 la conferenza di servizi conclusiva per l’istituzione del Parco costiero di Polignano a Mare, tra Ripagnola e Lama Incina. In quella seduta la Regione intende blindare gli atti propedeutici alla creazione dell’area protetta, compreso lo schema di disegno di legge che dovrà essere adottato dalla giunta e poi trasmesso al Consiglio regionale. Gli uffici hanno predisposto sia le linee guida che il documento di indirizzo in cui è specificata la perimetrazione provvisoria del parco: è proprio questo il punto su cui, nella scorsa seduta, non si è registrato un punto di intesa con i Comuni interessati. Nel perimetro del parco ricadrebbe infatti l’intera linea costiera di Polignano a Mare, con l’effetto di «espropriare» l’amministrazione locale di tutti i poteri di rilascio dei permessi. L’adozione del disegno di legge farà già scattare le misure di salvaguardia, ovvero il congelamento di qualunque autorizzazione fino all’approvazione definitiva del Parco. [m.sc.]