tra Polignano e Cozze

Comitato Via: «Validi i permessi di Costa Ripagnola, ma potrebbe servire una variante»

Massimiliano Scagliarini

La procura ha aperto un'inchiesta che ipotizza abuso d'ufficio e reati edilizi. Per gli esperti ci sono dubbi sui profili urbanistici

Non ci sarà alcun riesame dell’autorizzazione regionale per il contestatissimo progetto di Costa Ripagnola. Ma la realizzazione di un resort di lusso nei dieci trulli sul mare presenta profili problematici sulla «compatibilità urbanistica», a proposito della necessità - per i tecnici «eventuale» - di predisporre una variante al piano regolatore.

È quanto emerge dal verbale della riunione del Comitato Via della Regione, che venerdì scorso, in una riunione piuttosto tesa, ha visto contrapposte due letture solo apparentemente convergenti. Il Comitato ha infatti ritenuto che la fase di esame del progetto presentato dalla Serim di Polignano «sia stata condotta coerentemente con le previsioni» della legge. Eppure, sulla base di un parere dell’esperto di urbanistica, il verbale conclusivo esprime un dubbio molto forte: «L’intervento - è scritto - si potrebbe configurare come una composizione di opere tale da poter costituire una lottizzazione di fatto che comporta una variante allo strumento urbanistico». Trasformare i trulli in camere di albergo, in un’area a destinazione agricola e sottoposta a numerosi vincoli ambientali, potrebbe insomma porre qualche problema di tipo edilizio. Ma finora sia la Regione che il Comune avevano ritenuto l’esatto opposto, visto che è stato rilasciato anche il permesso a costruire.

L’area di Costa Ripagnola è sottoposta a sequestro probatorio da parte della Procura di Bari, che ha aperto un fascicolo - per il momento contro ignoti - con le ipotesi di di abuso d’ufficio e di reati edilizi, partendo da una denuncia presentata dagli ambientalisti. Proprio per dipanare la matassa di una situazione molto complessa dal punto di vista tecnico, il procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e il pm Baldo Pisani hanno affidato a un ingegnere il compito di esaminare gli atti acquisiti nelle scorse settimane dai Carabinieri forestali nelle sedi della Regione e del Comune di Polignano.

Quella del gruppo di lavoro costituito all’interno del Comitato Via è una relazione di tipo consultivo, perché l’ultima parola spetta sempre al dirigente regionale che nel marzo dello scorso anno ha firmato il Paur. Ma a questo punto è difficile che la Regione vada in una direzione diversa, nonostante il parere tecnico critico dell’esperto di urbanistica e nonostante sia stata una relazione del capo dipartimento Ambiente, Barbara Valenzano, a far riaprire il procedimento: la stessa relazione citata dalla Procura nel decreto di sequestro notificato due sabati fa alla Serim dell’imprenditore Modesto Scagliusi che, tramite l’avvocato Beppe Modesti, ha presentato ricorso al Riesame con l’obiettivo di accedere alla informativa predisposta dai Forestali. E nel frattempo prosegue l’iter che, a fine mese, dovrebbe portare all’istituzione del parco naturale su tutta la costa di Polignano.

Privacy Policy Cookie Policy