Polemica sulla sorveglianza

Grumo, maxifurto di farmaci nell’ex ospedale: è il secondo in un mese

Enrica D'Acciò

Svaligiato il deposito territoriale dell’ex ospedale. Spariti medicinali molto costosi

BARI - È passato esattamente un mese dall’ultimo furto, il tempo di rifornire nuovamente la farmacia dei preziosi medicinali «ad alto costo», ed ecco che i ladri hanno fatto di nuovo man bassa.
L’altra notte, i soliti noti hanno fatto visita alla farmacia territoriale del Punto di prima assistenza di Grumo, trafugando diverse confezioni di antitumorali, ormoni della crescita, farmaci contro l’epatite C. La notizia è confermata dalla direzione generale della Asl che, tuttavia, non ha ancora quantificato il danno economico subito.

Dalla stima dei precedenti episodi, tuttavia, facile pensare che si tratti di un furto da centinaia di migliaia di euro.
Secondo quanto riferiscono alcuni testimoni, i ladri, di sicuro più d’uno, sarebbero entrati nell’ex ospedale arrampicandosi fino al secondo piano, dove ha sede la farmacia territoriale. Con facilità avrebbero superato porte chiuse a chiave e lucchetti e, una volta arraffato il bottino, sarebbero scappati da un altro ingresso, aggirando così i controlli.

Inutile e tardivo l’intervento delle forze dell’ordine. Si tratta, come detto, di un furto fotocopia di quello subito esattamente un mese fa: difficile, dunque, non pensare che si possa trattare dello stesso gruppo criminale, informato per tempo del fatto che, a distanza di 30 giorni, la farmacia era stata nuovamente rifornita. Dettagli, questi, che confermano l’ipotesi di furti su commissione, messi a segno da criminali locali ma destinati a ben altri business.

Come dimostrano le indagini in corso in tutt’Italia, i farmaci «ad alto costo» sono destinati quasi sempre a mercati esteri, «ripuliti» delle confezioni oppure rivenduti su internet. Da questi elementi, e dalle immagini dei circuiti di videosorveglianza della zona, partiranno ora le indagini. L’episodio allunga la lista di ospedali e, soprattutto, ex ospedali, da cui nottetempo spariscono fiale, pillole e altri presidi medici.
Anche la farmacia dell’ex ospedale di Bitonto è stata presa di mira per ben due volte, con un danno complessivo di oltre 800mila euro. Stessa sorte anche per la farmacia territoriale di San Michele in Monte Laureto, a Putignano, dove, nel giro di 20 giorni la mala dei farmaci ha colpito due volte, portando via prima 300mila euro di prodotti, poi, 100mila euro di soli farmaci antitumorali.

Analoghi furti sono stati registrati in tutte le province pugliesi e nel Materano, con danni enormi per il Sistema sanitario nazionale, costretto a ricomprare quanto perduto, e, a cascata, anche per i singoli pazienti, per i quali spesso è a rischio la continuità terapeutica. A nulla sono servite, fino a questo momento, le proteste, le segnalazioni e le denunce dei sindacati che lamentano una generale mancanza di sicurezza e tutela nelle strutture sanitarie, dove, in alcuni casi, insieme agli antifurti, mancano anche i più elementari strumenti di protezione.

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