Verso le europee

Lollobrigida:«Tajani garante di questa Ue noi per l’interesse nazionale»

Michele De Feudis

Il leader di Fdi Lollobrigida attacca Fi e rilancia: «In Puglia andremo forte»

BARI - «Giorgia Meloni ha lanciato a Roma, ad Atreju, nel settembre scorso, un appello per dare slancio ad un partito patriottico intorno al quale far convergere rivoli di pensiero differente. A questo progetto Raffaele Fitto ha aderito prima di altri, e adesso alle Europee si configura come sempre più forte una opzione politica che restituisca dignità all’Italia». Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, è da qualche settimana commissario regionale della Fiamma in Puglia, e spiega alla Gazzetta le strategie dei meloniani per Europee e amministrative, con uno sguardo alle prossime regionali.

Da Fitto alla recente adesione di Elisabetta Gardini e alla simpatia espressa dal governatore forzista Giovanni Toti. Quale orizzonte per Fdi?
«Il nostro partito non è una realtà chiusa ma il motore di un processo politico che ha come cardine la difesa dell’interesse nazionale. La nostra bussola è impegnarci per dare all’Italia un governo diverso, che sappia guardare senza scivolamenti ideologici alle emergenze nazionali, con un programma chiaro: taglio delle tasse, grandi opere, modernizzazione e la possibilità di dare lavoro e futuro ai giovani».
Alle Europee in Puglia un consenso a doppia cifra non è un azzardo per Fdi.
«Il nostro obiettivo è arrivare il più in alto possibile. Abbiamo candidati di alta qualità come l’eurodeputato Fitto, il nostro parlamentare Marcello Gemmato, la consigliera comunale di Barletta Stella Mele e Lucrezia Vinci radicata a Martina Franca. A Lecce, con il consigliere regionale Erio Congedo candidato sindaco, puntiamo ad una grande affermazione».
Ci sarà una competizione con la Lega per il voto più “a destra”?
«Non so se al Sud arriverà il vento nazionale pro Lega. Noi siamo la forza della concretezza e facciamo parte del gruppo dei Conservatori europei, che sarà essenziale per una alleanza con Orban e i popolari più attenti ai temi della lotta all’immigrazione, in antitesi rispetto alla Merkel che considera i migranti una risorsa».
Quali priorità “pugliesi” per Fdi?
«Siamo accanto agli agricoltori, abbiamo un dialogo costante con i gilet arancioni grazie ai parlamentari Gemmato e Ylenja Lucaselli. Vogliamo tornare ad essere centrali in Europa, con un governo sovranista vero, non con i populisti confusionali del M5S, che passano a Bruxelles da Farage ai liberisti… In Europa i grillini sono meno credibili che in Italia».
Ogni voto a Fdi è una martellata all’asse gialloverde?
«Votarci significa rafforzare l’opzione per un governo di centrodestra. Non andremo mai al governo con i grillini. Ce ne freghiamo delle poltrone. Noi vogliamo difendere il made in Italy: siamo per aprire contenziosi con chi non tutela l’agricoltura pugliese e meridionale, mentre gli agricoltori sono costretti a tagliare gli agrumeti, a causa della concorrenza sleale con importazioni dal Nord Africa».
Con Forza Italia?
«Che i berlusconiani scelgano lo slogan “per cambiare l’Europa” fa ridere. Publitalia fa una pubblicità ingannevole. Tajani è il garante di questa Ue. Il presidente del parlamento europeo elogia Mussolini, parla delle foibe, ma un minuto dopo è costretto a rimangiarsi tutto...».
Ci sarà un derby tra Mussolini: voi schierate Caio Giulio Cesare, Fi l’uscente Alessandra.
«Gli elettori, più che i cognomi, dovrebbero leggere i curriculum di chi meglio può rappresentarli in Europa».
Intanto il governatore Michele Emiliano è indagato e il centrosinistra pugliese appare diviso. Un modello Zaia o Marsilio all’orizzonte?
«Non giudico le vicende giudiziarie che riguardano dall’Umbria alla Puglia il Pd. La cifra di Emiliano è il trasformismo. L’attuale governo è peggio della giunta Vendola: solo piccolo cabotaggio. C'è bisogno di una nuova prospettiva. Le migliori intelligenze del Sud sono costrette ad emigrare al Nord… Si parla di autonomia, ma la Puglia è tagliata fuori dall’alta velocità o alta capacità per i treni. Noi daremo le risposte alle domande snobbate dal centrosinistra in questi anni, per immaginare un nuovo riscatto della Puglia».

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