Ex Provincia
Caccia, i soldi delle licenze per titoli e animali: archiviata inchiesta
Il Tribunale di Bari ha archiviato l'indagine a carico di 12 persone, tra le quali l’ex presidente dell’ufficio caccia dell’ex Provincia di Bari, Mattia Mincuzzi, accusate di aver utilizzato i soldi delle licenze per investimenti in obbligazioni bancarie e di aver commesso una serie di altri abusi in appalti e controlli sui bilanci dell’ufficio.
I fatti contestati dalla Procura di Bari risalivano agli anni 2000-2016. Nei confronti di Mincuzzi, ex assessore regionale pugliese e poi, all’epoca dei fatti consigliere provinciale e presidente dell’Atp (Ambito territoriale caccia), il tesoriere e due funzionari dell’ufficio oltre a funzionari e dirigenti del servizio Agricoltura dell’ente provinciale, erano ipotizzati, a vario titolo, i reati di concorso in malversazione continuata a danno dello Stato, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
In particolare, secondo l’iniziale accusa, nel dicembre 2011 Mincuzzi, difeso dall’avvocato Antonio Falagario, avrebbe acquistato obbligazioni ordinarie utilizzando parte del fondo di dotazione della Atc, avrebbe poi aperto due conti correnti affidando il servizio di tesoreria senza procedura di evidenza pubblica e avrebbe acquistato lepri e fagiani senza gara. Ai funzionari era contestato di aver omesso la minima attività di vigilanza. All’esito degli accertamenti, la Procura ha ritenuto "la notizia di reato infondata» e ha chiesto e ottenuto l'archiviazione dal gip.