Il caso
Bimbo beve acido al posto del succo: nessuna traccia nella bottiglietta
È quanto emergerebbe dalle analisi effettuate dagli investigatori nell’ambito delle indagini sull’episodio che ha visto un bambino di 5 anni sentirsi male dopo aver ingerito un succo in un bar a Gioia del Colle
GIOIA DEL COLLE - Anche la bottiglietta di succo di frutta «incriminata» non conterrebbe sostanze tossiche e nocive. È quanto emergerebbe dalle analisi effettuate dagli investigatori nell’ambito delle indagini sull’episodio che ha visto un bambino di 5 anni sentirsi male dopo aver ingerito un succo in un bar della città. Indagini negative anche su tutte le bottigliette dello stesso lotto sequestrate dai Carabinieri di Gioia del Colle. Dagli esami tossicologici non risulterebbero tracce di acido
Il bambino ha subito gravi lesioni all’esofago e allo stomaco ed è attualmente ricoverato nell’ospedale pediatrico «Giovanni XXIII» di Bari, risulta sotto stretta osservazione e si nutre attraverso una flebo, ha un sondino all’interno della cavità orale e viene assiduamente vegliato dalla madre e dai suoi familiari. Nella divisione chirurgica della stessa struttura nocosomiale sottoposto a esami immediati, un’endoscopia ha mostrato che stomaco ed esofago presentavano lesioni da bruciatura, secondo i medici compatibili con l’ingerimento di sostanze tossiche. E se le condizioni fisiche del piccolo ricoverato lo consentiranno nelle prossime giornate dovrebbe essere sottoposto, questa volta in anestesia totale, ad un nuovo esame endoscopico. Intanto, si infittisce giorno dopo giorno il mistero su cosa possa avere provocato al primo sorso un simultaneo malore con dolori, conati di vomito e bruciori allo stomaco del bambino. La famiglia resta con il fiato sospeso e chiede giustizia ad ogni costo così come un’intera comunità è preoccupata per le condizioni del piccolo.
I Carabinieri del Comando Compagnia di Gioia del Colle, coordinati dal maggiore Ennio Maglie e della locale stazione, guidata dal maresciallo Michele Di Lorenzo, starebbero fornendo un maggiore impulso alle indagini di una vicenda che con il passare dei giorni rischia di assumere gli aspetti di un vero e proprio «giallo», non troppo facile dal poter essere districato. Del caso si sta occupando il pubblico ministero, Grazia Errede che ha sostituito il pm d’ufficio, Baldo Pisani.