Anche proprietari immobili

Bari, case a luci rosse sul lungomare per 33 donne: 13 misure cautelari

Redazione online

Vicino alle spiagge di Pane e Pomodoro e Torre Quetta

Tredici persone sono destinatarie a Bari di misure cautelari personali e undici appartamenti sono stati sottoposti a sequestro sul lungomare sud della città nell’ambito di una indagine in cui si contestano i reati di affitto di immobili a scopo di esercizio di casa di prostituzione, tolleranza abituale e sfruttamento della prostituzione.

Le ordinanze di custodia cautelare (due in carcere, 7 ai domiciliari di cui una non eseguita e quattro obblighi di dimora) sono state notificate a proprietari e gestori degli immobili sul lungomare Di Cagno Abbrescia e in via Alfredo Giovine, nei pressi degli stabilimenti balneari «Pane e Pomodoro», «Torre Quetta» e «Il Trullo». Gli immobili - spiega la Procura di Bari - sono inseriti «in un vero e proprio 'quartiere a luci rosse', locati a donne extracomunitarie (soprattutto sudamericane) e di nazionalità rumena che per esercitare il meretricio, a fronte di canoni fittizi indicati nei contratti, corrispondevano ai proprietari/detentori somme giornaliere tra 100 e 150 euro».

Sono 33, tutte trentenni, le donne che nei sette mesi di indagini della Polizia Municipale di Bari, sono state identificate mentre si prostituivano negli immobili sul lungomare sud della città oggi sottoposti a sequestro e i cui proprietari e gestori sono stati arrestati. È uno dei particolari che emergono dall’inchiesta coordinata dalla Procura di Bari e denominata «Waterfront», nella quale sono indagate 18 persone, 13 delle quali raggiunte oggi da misure cautelari personali eseguite in diverse città d’Italia e altre 5 indagate in stato di libertà.
A quanto si apprende le donne, minacciate dai proprietari delle case in caso di ritardo nei pagamenti pattuiti per l'affitto delle case, dai 100 ai 150 euro al giorno, prendevano appuntamento con i loro clienti (documentate visite anche di uomini in giacca e cravatta) prevalentemente sui social network, attraverso i loro profili Facebook.
Alcuni degli odierni indagati hanno condanne già passate in giudicato per reati simili e quelle stesse case in passato erano state nuovamente sequestrate perché luoghi di prostituzione. In alcuni casi sugli immobili gravano provvedimenti di demolizione anche per abusi edilizi. Tre delle vittime hanno collaborato con gli investigatori, fornendo dettagli delle presunte attività illecite dei loro sfruttatori.
Durante le perquisizioni sono stati trovati circa 11mila euro in contanti oltre a quaderni con appunti e agende di appuntamenti, cellulari e sim che sono stati sequestrati e sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria

DECARO: «NON CEDIAMO ALL'ILLEGALITA'» - «Le attività condotte dal Corpo municipale dimostrano che non abbiamo intenzione di cedere ad alcuna forma di illegalità e di degrado sociale, soprattutto quando si manifesta a danno di donne sottoposte a violenze e sfruttamento di ogni genere». Lo dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, con riferimento all’operazione della Polizia Municipale, coordinata dalla Procura di Bari, che ha portato oggi alla esecuzione di 13 misure cautelari in un’indagine in cui si contestano i reati di affitto di immobili a scopo di esercizio di casa di prostituzione, tolleranza abituale e sfruttamento della prostituzione.
«Attraverso la costanza di chi quotidianamente è impegnato nel contrasto alla criminalità, - ha detto Decaro - sono stati sequestrati 11 locali e consegnate alla giustizia 13 persone, tra Bari, Bitetto, Palo del Colle, Roma e Aosta, che da tempo ricattavano e sfruttavano donne, anche giovanissime, finite nella rete della prostituzione». «Desidero ringraziare la magistratura e la Polizia locale - ha detto ancora il sindaco - che, con il prezioso lavoro portato avanti in questi ultimi mesi, hanno consentito di chiudere un’operazione molto importante. Attraverso questa indagine, è stata infatti scoperta un’organizzazione criminale che aveva messo in piedi un vero e proprio quartiere a luci rosse lungo la costa sud della città».

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