Ex bar-pizzeria

Pineta S.Francesco, locali abbandonati affidati agli scout

Antonella Fanizzi

Rinati grazie al restauro e alla riqualificazione

La prima richiesta a Palazzo di Città risale a ben 15 anni fa. Ma l'occasione favorevole si è presentata di recente, con il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni. I locali ormai abbandonati da tempo sono rinati grazie agli interventi di restauro e di riqualificazione attuati dagli scout, che in cambio ne hanno ricevuto la gestione. L’associazione C.N.G.E.I (Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani) ha una nuova sede: è a San Girolamo, all'interno della pineta di San Francesco. Al gruppo sono state affidate tre stanze, in passato i locali a servizio dell’ex bar-pizzeria. In tutto una ottantina di metriquadri che l'associazione ha ristrutturato, rifacendo gli infissi, il bagno e tutte le pareti.


Leanna Ernesto, ingegnere 31enne, che fino a quando è stata presidente dell'associazione si è impegnata, insieme al comitato direttivo, per dare una casa adeguata ai lupetti, agli esploratori e ai rover – tutti ragazzi di età compresa fra gli 8 e i 18 anni – è finalmente soddisfatta: «Per noi è un sogno che si realizza. Il nostro movimento, che ha come scopo la formazione fisica, morale e spirituale dei giovani, diventa visibile alla città. Finora ci siamo stretti in una villa privata, in affitto a Carbonara. Siamo stati invisibili, nonostante la partecipazione alle campagne per ripulire le spiagge e i giardini organizzate dal Comune oppure nonostante le attività di volontariato che portiamo avanti nelle strutture che accolgono le persone diversamente abili o gli anziani. In questa maniera ci avviciniamo al centro».


La sede è l'ideale per svolgere quell'allenamento alla vita comunitaria, all’aria aperta, alla condivisione dei giochi e delle avventure con altri ragazzi sulla scorta di valori universali condivisi, senza dimenticare l'aspetto pratico che consiste nello sviluppare le competenze necessarie per crescere nel rispetto degli altri, della natura e delle regole.
«In tutto – racconta Leanna – siamo 200. Abbiamo costruito gli arredi dei locali che sono diventati la nostra seconda sede, potendo sviluppare la creatività e mettendo a frutto le competenze acquisite nei vari incontri. Ci vediamo una volta alla settimana per quattro ore, una volta al mese programmiamo le uscite e in estate organizziamo i campi di due settimane. Gli scout Cngei, che sono laici, hanno un percorso educativo che li vede impegnati nel dovere verso gli altri e la comunità in cui si vive, nel dovere verso sé stessi ovvero nel miglioramento e ampliamento delle proprie capacità e possibilità di azione, nel dovere verso una crescita spirituale autonoma e profonda. I nostri ragazzi imparano-facendo, e si confrontano fra pari con l'obiettivo di acquisire progressivamente delle responsabilità, di diventare indipendenti e autonomi, e di avere comportamenti ispirati alla lealtà e alla capacità di cooperare».
Non un insieme chiuso, dunque, ma un gruppo che si apre all'esterno e che nella pineta può mettere in pratica i valori dello scoutismo.


Leanna si racconta: «Faccio parte degli scout dall'età di 7 anni. La mia è stata una esperienza formativa che mi ha insegnato a condividere spazi, tempo, amicizia e a coltivare una sana competizione. Chiunque volesse conoscere il nostro percorso ci trova nei locali della pineta San Francesco ogni domenica pomeriggio dalle 16 alle 19,30».
Il sindaco Antonio Decaro ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della nuova casa dell’associazione. Commenta: «Abbiamo affidato gratuitamente i locali all'interno di questo polmone verde agli scout. Tanta energia, iniziative e attività animeranno questi spazi. Affidare alla cura dei cittadini i nostri beni pubblici attraverso lo strumento del regolamento comunale è un modo per restituirli ai legittimi proprietari che sapranno valorizzarli al meglio. Questa è una bella conquista non solo per questi ragazzi, ma per tutta la città, perché così, riempiendo gli spazi di persone e di eventi, aiutiamo la nostra comunità a crescere. Nelle prossime settimane, con il bando rigenerazioni creative, cercheremo di sostenete le associazioni e i comitati di quartiere che vogliono prendersi cura di piccole e grandi porzioni della nostra città e incentiveremo i cittadini a riaprire tanti spazi abbandonati».

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