Ad Acquaviva delle Fonti

Rubavano le chiavi dalle auto in sosta al Miulli per svaligiare le case: arrestati 3 baresi

Redazione online

La banda arrestata in flagrante, prendeva di mira le auto ferme nel parcheggio dell'ospedale Miulli, poi con i documenti della macchina riuscivano a risalire all'indirizzo degli appartamenti

BARI - Rubavano chiavi di casa dalle auto in sosta nel parcheggio dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti per poi derubare gli appartamenti dei proprietari dei mezzi mentre questi erano in ospedale. Per i reati di furto aggravato e furto in abitazione in concorso, i Carabinieri hanno arrestato tre baresi, il 32enne Giuseppe Bartoli, il 34enne Alessandro Frisari, entrambi del quartiere Libertà, e il 56enne Domenico Ippolito del rione San Paolo. I fatti contestati risalgono al 25 ottobre 2017 ma alla loro identificazione gli investigatori, coordinati dal pm Simona Filoni, sono giunti grazie agli elementi raccolti dopo il loro arresto in flagranza, circa un mese dopo, per un fatto analogo. Il 28 novembre 2017 due di loro, dopo aver forzato la portiera di un’auto nel parcheggio del Miulli, essersi impossessati del mazzo di chiavi e aver individuato l’indirizzo di residenza dal libretto di circolazione, furono bloccati ad un posto di controllo sulla strada per Santeramo mentre andavano a fare il furto, mentre il terzo faceva il palo restando vicino l’auto.

Nella loro macchina furono trovati attrezzi per lo scasso, berretti con visiera, guanti, il mazzo di chiavi della vittima e un navigatore «tom tom» con l’indirizzo della vittima già impostato. Dopo gli arresti i Carabinieri sono riusciti a identificare nei tre gli autori di un furto analogo avvenuto un mese prima, quando dopo aver rubato da un’auto in sosta nel parcheggio del Miulli il telecomando di un cancello condominiale, riuscivano a raggiungere l’abitazione dell’ignara vittima a Bari e ad asportare monili in oro e denaro contante per circa 20 mila euro. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita ieri mattina è stata disposta dal gip del Tribunale di Bari Francesco Pellecchia.

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