Partiti in Puglia
Primarie centrodestra, Cassano non si sbilancia: «Vedremo»
Udc pronta a sostenere l'ex senatore. Resta l'incertezza, sullo sfondo i colloqui con Emiliano
«Aspetto una proposta dell’intero tavolo, c’è tempo entro la fine del mese. Le primarie con Forza Italia? Non so, deciderò più avanti». L’ex senatore e sottosegretario, Massimo Cassano, risponde così all’invito del segretario regionale degli azzurri, Gino Vitali, che lo aveva lanciato quale candidato forzista nella competizione interna per il Comune di Bari. La posizione del leader civico - che già aveva espresso dubbi sulle primarie di coalizione («bisogna vedere se saranno reali o per disperazione») - è dunque chiara: l’obiettivo è ottenere una candidatura dall’intero centrodestra, essere riconosciuto, insomma, come il «fuoriclasse» tanto cercato.
Al momento, la prospettiva è incerta. Il tavolo a sei che ieri si è riunito (piuttosto animatamente) nella sede di Noi con l’Italia ha ribadito la linea di sempre: candidato unico entro settembre o primarie. Sullo sfondo l’ipotesi «viva» che Cassano, in assenza dell’investitura, possa rompere lo schema e legarsi al centrosinistra. In primis, al governatore Michele Emiliano, invitato oggi pomeriggio all’Interporto per il question time di Puglia Popolare su ambiente, agricoltura e turismo. A irrobustire i rumors di queste ore, la possibilità di un passaggio del consigliere regionale azzurro, Gianni Stea - nell’orbita di Puglia Popolare di Cassano -, tra le fila della maggioranza del governatore. Tra le concause del possibile «ribaltone» pesa anche la volontà del capogruppo di Forza Italia in via Capruzzi, Nino Marmo, di escludere Stea dalla compagine consiliare degli azzurri. La proposta, a quanto pare, è in dirittura d’arrivo e il nodo sarà sciolto nelle prossime ore.
Quanto al tavolo, al momento le primarie restano un’ipotesi altamente probabile. La Lega schiera Fabio Romito, Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, il gruppo consiliare ha individuato Giuseppe Carrieri. L’Udc, attraverso Giovanni Barletta (ieri assente al tavolo per ragioni personali) potrebbe proporre un proprio nome, ma non esclude di puntare su Cassano: «Ci riuniremo e faremo le nostre valutazioni - spiega Barletta - ma non escludiamo di poter convergere sull’ex senatore, una figura centrista a noi affine per sensibiltà e valori». Fuori dai ranghi di partenza, al momento, i fittiani di NcI: «Attenderemo fino all’ultimo per capire se c’è la possibilità di una convergenza unitaria - spiega il coordinare regionale, Nicola Ventola -, altrimenti parteciperemo anche noi alla competizione interna con un nostro candidato. Siamo stati sempre favorevoli alle primarie e non ci tireremo certo indietro».
Altro elemento di discussione, le elezioni nelle province. Qui a «passare», anche alla luce del complicato meccanismo elettorale, è soprattutto il metodo e cioè l’attenzione da riservare alle singole realtà mobilitando i coordinatori provinciali.