BARI - «Insieme ai cassonetti della spazzatura, sono spariti gli operatori ecologici. Se prima si trovava lo schifo davanti ai bidoni, ora l’immondizia è ovunque, anche sulle strade». A Laura, che abita a Palese, fa eco Luisa: «Questo quartiere è più sporco di prima. I rifiuti si concentrano soprattutto davanti ai locali». Sono il lungomare e la zona della movida a finire sotto accusa: i residenti dell’ex frazione balneare, in questi mesi affollata di villeggianti che si spostano dai paesi limitrofi per trascorrere qualche ora in riva al mare, sia di giorno sia di notte, sono stanchi dello scempio e del cattivo odore che caratterizzano le zone dove è più semplice l’accesso alla scogliera, quelle dei lidi a pagamento e quelle dei bar e ristoranti.
Ma se a detta di molti l’introduzione della raccolta a domicilio ha migliorato l’aspetto e la qualità della vita del quartiere, secondo altri non è stata sufficiente a risolvere il problema del sacchetto selvaggio. I cestini portarifiuti e i trespoli sistemati sul litorale attirano grandi quantità di scarti, in prevalenza di generi alimentari che, con le alte temperature, vanno putrefazione rendendo l’aria irrespirabile. Per questo Gianna tuona: «Siamo ostaggio di coloro che non rispettano le regole. Il Comune, se non riesce a garantire una bonifica quotidiana adeguata, con lo svuotamento puntuale dei contenitori e con lo spazzamento delle strade, metta le telecamere in modo da individuare, e quindi multare, chi sporca».
Gli abitanti di Palese invocano, quindi, più considerazione oltre a una maggiore presenza dei netturbini.
E proprio ieri mattina il consigliere comunale del Pd, Massimo Maiorano, insieme ad alcuni residenti di Palese, ha fatto un sopralluogo nelle campagne disseminate di discariche abusive per richiamare l’attenzione della giunta Decaro sulla necessità di difendere il territorio degli attacchi di gente senza scrupoli. Fa una premessa: «La mia vuole essere una iniziativa costruttiva che ha l’obiettivo di dare risposte alle legittime denunce dei cittadini. Sulle complanari e nelle aree ai margini del quartiere vengono abbandonati dagli incivili i sacchi della spazzatura: una vergogna per il decoro e una minaccia alla sicurezza igienico-sanitaria».
Maiorano aggiunge: «Ho ricevuto lamentele da chi abita a Palese e Santo Spirito anche per i disservizi legati al servizio porta a porta. Nelle ex frazioni ci sono molte ville circondate da alberi e verde. Ma la raccolta del fogliame è nella più completa disorganizzazione. Le mie interrogazioni sono rimaste inascoltate dai vertici dell’Amiu».
Maiorano ha una sua ricetta per arginare i disagi: «È necessario istituire un’isola ecologica in funzione dalla mattina alla sera, affinché i cittadini possano conferire direttamente i rifiuti. Ci sarebbero così meno buste abbandonate, con risparmi sulla pulizia delle strade. La raccolta del fogliame andrebbe comunque riorganizzata: ai cittadini dovrebbe essere data la possibilità di conferire direttamente rami e residui vegetali. Comunque la collaborazione dei cittadini resta l’unica arma per difendere il territorio da chi lo inquina».