intervento straordinario
Udienze sotto le tende a Bari: Csm chiederà a Bonafede decreto legge
Il plenum rivolgerà al ministro della Giustizia una istanza per il caso del capoluogo pugliese. Servirà un anno per tornare alla normalità
ROMA - E’ all’ordine del giorno di domani del plenum del Csm il documento che chiede al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede un intervento straordinario da attuare con un decreto legge sull'emergenza del Palagiustizia di Bari, dove per inagibilità le udienze si tengono in una tendopoli. Non è ancora certo se la discussione si terrà in mattinata o nel pomeriggio, ma il documento sarà esaminato con procedura d’urgenza.
Secondo il vice presidente Giovanni Legnini, che già stamattina aveva sollecitato il ricorso al decreto, «occorrerà almeno un anno per tornare alla normalità».
Nei giorni scorsi era stato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a richiedere lo stato di emergenza per Bari ritenendo appunto necessario adottare un decreto legge per fronteggiare la straordinarietà del caso Bari dopo la decisione di sgomberare l'immobile di via Nazariantz.
GIUNTA ANM A BARI - Domani la giunta dell’Anm e il suo presidente Francesco Minisci saranno a Bari per testimoniare la loro vicinanza ai colleghi,costretti a celebrare le udienze nelle tende per l’inagibilità del palazzo di giustizia, oltre che agli avvocati e al personale amministrativo."Abbiamo rischiato la strage perché quel palazzo poteva crollare da un momento all’altro» ha detto in un’intervista al Tg2 Minisci, ricordando che all’interno della struttura «lavorano più di 600 persone», che arrivano a «1000» se aggiungiamo tutti quelli che ogni giorno si recano al palazzo di giustizia tra avvocati, consulenti, imputati e testimoni.
Minisci ha definito la vicenda «surreale: è la cronaca di uno sgombero annunciato», perché «le criticità del palazzo erano state segnalate negli anni al ministero della Giustizia in tutte le sedi da parte di tutti gli operatori».