BARLETTA - «Sono felicissima di poter rappresentare l’Italia e anche mia città a mondiali di Coastal Rowing e Beach Sprint nella mia Barletta».
È sorridente Maria Lanciano, star del canottaggio e pluripremiata atleta in forza alla Lega Navale di Barletta presieduta da Peppino Gammarota e vera fucina di campionesse e campioni, quando incontra il cronista e racconta del suo «sogno che si è realizzato».
Del resto questa meravigliosa 16enne, barlettana purosangue immersa totalmente nello sport del canottaggio dall’età di tredici anni, domenica scorsa ha conquistato a Salerno il titolo italiano in singolo under 19 che le ha permesso di poter indossare il body azzurra nei campionati europei in programma da domani al tre settembre a La Seyne-Sur-Mer in Francia e di primeggiare in una dura selezione che le ha consegnato il passaporto per rappresentare l’Italia ai Campionati Mondiali in programma a Barletta dal 29 settembre.
Brillante studentessa del liceo classico «Alfredo Casardi» di Barletta - diretto dalla professoressa Serafina Ardito - ama divertirsi con gli amici e viaggiare. Tutto questo, però, sempre in subordine agli impegni sportivi del canottaggio.
«Ho iniziato a praticare canottaggio dopo aver frequentato un corso estivo a Barletta durante durante il quale Mimmo Cascella, che poi è diventato il mio allenatore, mi ha fatto scoprire la bellezza di questo sport che adoro e che mi permette di vivere delle emozioni molto forti anche negli allenamenti che svolgo tutti i giorni: d’inverno nel pomeriggio, dopo la scuola, mentre d’estate, la mattina presto», ha raccontato sorridendo e smanettando il suo cellulare.
Poi, roteando il caleidoscopio di quanto fatto fino ad ora, aggiunge: «Ho vinto parecchie gare regionali e da cadetta anche dei meeting nazionali. L’anno scorso anche un titolo italiano timonando un 4 senior e un altro titolo italiano under 17 su una gara indoor sul remergometro. I risultati più importanti sono arrivati quest’anno classificandomi per due volte seconda ai meeting nazionali e chiaramente la vittoria più importante è stata proprio quella di domenica scorsa in singolo da under 17 contro le under 19».
Ma non è tutto: «La qualifica per i mondiali è arrivata il giorno dopo che ho vinto il titolo italiano nei Campionati Italiani di Beach Sprint. La selezione è stata dura perché ero veramente stanca, ma il desiderio di partecipare ai mondiali mi ha dato la forza di lottare. La gioia che ho provato è stata immensa perché amo questo sport che mi sta aiutando a credere in me stessa e a diventare grande».
Capitolo dediche. Di getto: «In primis al mio allenatore, Mimmo Cascella, senza il quale i miei sogni non si sarebbero realizzati. Mi ha scoperta ed ha creduto in me e mi insegna ogni giorno, con infinita pazienza e dedizione, ad affrontare le sconfitte e le vittorie con equilibrio e compostezza. Chiaramente sullo stesso piano ai miei genitori, Anna e Michele, a mio fratello Paky che con discrezione e infinito amore mi sostengono sempre e infine, ma non per ultimo a mio nonno Paky che ha sempre creduto in me».
Maria, come tutte le atlete, vive il momento agonistico secondo degli «speciali rituali». Ecco svelati: «Non ho dei veri e propri riti scaramantici, piuttosto è determinante ciò che il mio allenatore mi sussurra nell’orecchio prima della gara. Ho delle foto che conservo gelosamente in cui uno scambio di sguardi o una stretta di mano tra noi prima della gara hanno fatto la differenza. Quando c’è affiatamento tra l’atleta e l’allenatore si crea una magia che ti aiuta a fare anche ciò che fino a quel momento ti sembrava fosse impossibile». Poi, ripensandoci, aggiunge: «Forse vi è della scaramanzia nel fatto che prima di una gara preparo con cura il mio zaino nel quale non devono mai mancare i tape colorati e indosso sempre una visiera bianca e i miei meravigliosi e “discreti” occhiali rosa fluo dietro i quali è più facile nascondere le mie emozioni».
«Maria, al parti di tutte le atlete e atleti della Lega Navale, è un vero esempio. Sapere che gareggerà con la maglia azzurra ai nostri mondiali è qualcosa che ci riempie di gioia e soddisfazione. Vivremo a Barletta un evento di portata storica per il nostro territorio e la sua presenza è un valore aggiunto in termini sportivi ed umani», ha dichiarato Roberto Rizzi presidente del Comitato organizzatore.