Due baresi e un salentino più un tecnico che, ormai, dalla nostra terra è stato adottato. Sarà poker pugliese a Livigno per il collegiale federale di nuoto che parte domani e si concluderà il 18 febbraio. Tre settimane in altura in cui si tufferanno i fratelli De Tullio, Marco e Luca, e il giovanissimo salentino Emanuele Potenza. Ad accompagnare i tre talenti di casa nostra sarà Max Di Mito, allenatore di Potenza e scelto tra i tecnici che comporranno lo staff federale al seguito dei 14 azzurri insieme a Matteo Giunta, Christian Minotti (allenatore dei due De Tullio) e Stefano Franceschi. Un’occasione per prepararsi al meglio in vista dei Campionati italiani Assoluti primaverili di Riccione di metà aprile che saranno un momento già fondamentale della stagione e dove potrebbero fiorire i primi tempi di qualificazione per i Mondiali di luglio di Fukuoka che apriranno la corsia che condurrà a Parigi 2024.
Per Marco e Luca De Tullio sarà il secondo collegiale in altura insieme dopo quello di Cervinia. I due giovani baresi si allenano al Circolo canottieri Aniene da un anno e mezzo. «Io e Luca ci aiutiamo molto - dice Marco, anni 22, il più grande dei due -. Sono più io che aiuto lui in realtà (ride, ndc) però mi stimola molto perché riesce a tenere i miei passi in allenamento, quindi c’è una sfida continua anche se poi in gara non ci incrociamo molto spesso. Speriamo di riuscire a fare Mondiali e Olimpiadi insieme». Parigi potrebbe essere la seconda partecipazione per Marco, dopo quella di Tokyo nei suoi 400 stile. Proprio in questa distanza punta a fare già il tempo per Fukuoka: «Voglio vincere il titolo italiano sia nei 400 che nei 200 e vorrei avvicinarmi sempre di più a 3.43 e togliere un paio di decimi dal mio personale (3.44.14, ndc). Riccione per me è importantissimo perché sono sempre riuscito a qualificarmi abbastanza presto per i grandi eventi e qualora ci riuscissi anche stavolta questo mi consentirebbe di avere tanto tempo a disposizione per preparare al meglio i Mondiali». Che sono nel mirino: «Vorrei la medaglia iridata sia individuale che di staffetta».
Identici gli obiettivi di Luca: «Gli Assoluti sono una tappa fondamentale di quest’anno perché tutto ruota attorno al Mondiale - dice il 19enne di Aniene e Fiamme Oro -. Obiettivo è cercare il tempo nei 1500 o comunque cercare di andarci più vicino possibile. Male che vada c’è poi il Sette Colli (a fine giugno, ndc). Le Olimpiadi? È chiaro che pensando a Fukuoka mi viene inevitabilmente da pensare a Parigi che è molto più vicina di quello che sembra. L’ansia si fa sentire anche perché il tempo limite per il Mondiale è lo stesso di quello dei Giochi quindi facendo uno, l’altro diventerà una conseguenza».
Tanta emozione per Emanuele Potenza che si affaccia alla Nazionale dei grandi dopo l’oro nei 400 misti (con record della manifestazione) al 56mo Challenge di Ginevra. «Sono molto felice, sarà una possibilità da sfruttare al meglio perché non tutti i giorni ci si può allenare con atleti di alto livello - dice il 16enne del Team Max Nuoto Racale Team Puglia, oro lo scorso anno agli Eyof, che frequenta la 3A del liceo Scientifico Galilei di Nardò -. La presenza del mio allenatore mi fa stare sereno e mi dà ancora più grinta. Le aspettative per gli Assoluti sono alte. Da questa stagione mi aspetto tanto. Il mio sogno? Poter arrivare a una competizione internazionale di livello assoluto (i mondiali di Fukuoka? ndc) in prospettiva Parigi 2024».
«Credo che Emanuele abbia grandi potenzialità e tutte le carte in regola per diventare, soprattutto nei 400 misti, il punto di riferimento della nostra nazionale - dice Di Mito -. Dovrà crederci, e soprattutto non dovrà mai pensare di essere arrivato. Nel nuoto moderno, non lo sei nemmeno se vinci un titolo alle Olimpiadi». In genere chi passa dalle mani Di Mito vira verso una carriera brillante (vedi Federica Pellegrini e Benedetta Pilato tanto per citare due regine): «I 400 misti, a mio avviso sono una delle gare più belle, ma non perdonano. Oramai non puoi permetterti una frazione tecnicamente debole, questo inevitabilmente a lungo andare ti taglia fuori dai vertici. Se Emanuele pian piano capirà tutto questo, potrà diventare un vincente nel nuoto dei grandi. Molti intraprendono il percorso impervio che porta sulla vetta della montagna, ma solo uno arriva primo. E colui che arriva, più di tutti gli altri, ha determinazione e caparbietà». E Potenza, appunto.