Musica
L'energia di Kenzo Rock in India e a Dubai
ll lucano Enzo D'Andrea «invitato speciale» al Festival della primavera itinerante. Concerti a Nuova Delhi, Banglador, Mumbai e tappa finale negli Emirati Arabi
Rock d’esportazione. La Basilicata musicale guarda oltre i confini regionali e nazionali, proiettandosi a migliaia di chilometri. ll musicista lucano Enzo D'Andrea, in arte Kenzo Rock, ha appena cominciato il suo tour in India come «invitato speciale» per il «Festival della primavera itinerante», rassegna che propone artisti di diversa estrazione accomunati dal talento. Kenzo Rock terrà concerti a Nuova Delhi, Banglador, Mumbai per finire in bellezza a Dubai. Un giro del mondo in meno di 80 giorni portando il suo credo musicale fatto di rock privo di fronzoli, immediato, figlio dei grandi classici degli anni ‘70 e del suono grunge tipico dei ‘90.
Nella scaletta dell’artista non solo cover reinterpretate, ma soprattutto i suoi inediti, alcuni dei quali sono confluiti in un lavoro discografico. È il caso di un Ep, concepito a Londra, dal titolo «No way back». Musica e testi di Enzo D’Andrea, chitarra e arrangiamenti di Jesus Lerma (musicista messicano), lo spagnolo Pablo Veliz e Valerio Lotito alla batteria, e Valerio Santarsiero al basso. Un prodotto portato a termine con l’aiuto e il supporto di Firefly musica e Ascanio Moliterni.
Navigando su Youtube scopriamo alcuni video ben curati che accompagnano le sue canzoni come «Another bad day»: chitarre potenti e una sezione ritmica sostenuta fanno da supporto a un brano su cui aleggia lo spirito dei Pearl Jam con venature che richiamano anche il prog rock dei canadesi Rush. Davvero un lavoro che non può non calamitare l’attenzione di chi ama il rock, quello duro e puro, in cui la contaminazione - a volte forzata di chi, a tutti i costi, cerca una mescolanza di generi per tentare di creare una proposta originale - è solo la ricerca del «brodo primordiale» dei Led Zeppelin.
Da citare anche «This time», un altro brano energico di Kenzo Rock, in cui il riff tagliente della chitarra fa da sfondo a un’architettura compositiva che pur restando nel recinto rock strizza l’occhio al pop per la sua orecchiabilità, riuscendo a entrare in sintonia anche con l’ascoltatore più distante dal mondo degli Alice in Chain o dei Soundgarden. Bella anche «Night fire» che per il relativo videoclip si avvale del video editing di Luca Caricato.
Kenzo Rock si esibisce in giro per i locali anche in acustico (al suo fianco diversi chitarristi tra cui il potentino Davide Martino), proponendo i classici del rock e del blues sempre mantenendo una propria identità musicale grazie alla voce e al carisma. Con la sua band, i Nationless, ha portato la sua proposta musicale più volte all’estero, tra Inghilterra, Spagna e Germania: da Potenza all’Europa e al mondo in viaggio con il verbo rock genuino e leale. Come la sua voce al vetriolo.