L'evento

L'arte commemora al Redentore di Bari le vittime migranti

Nicola Morisco

Sabato 'giornata' con Radiodervish, Orchestra di Lecce

Sono ancora vive nei nostri occhi e nei nostri cuori le immagini della strage di Lampedusa. Il 3 ottobre di sette anni fa, infatti, a poche miglia dell’isola siciliana morirono in mare 368 migranti, oltre a 20 presunti dispersi, che erano a bordo di un’imbarcazione libica. Numeri che la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dall’inizio del XXI secolo.
Uomini, donne e bambini che scappavano dalla morte, causata da guerre, eccidi, torture e fame, nel tentativo di emigrare in Italia e nei paesi europei per costruire un futuro migliore. Dal 2013, ogni 3 ottobre si celebra «Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione», per ricordare i migranti che hanno perso la vita e che la perdono ancora oggi nel mar Mediterraneo.

Ricordando quel drammatico giorno, a Bari si è costituito il «Comitato 3 ottobre Puglia» al quale aderiscono 28 associazioni e movimenti pugliesi che, sabato 3 nel cortile dell’Istituto salesiano Redentore di Bari (via Martiri d’Otranto 65, info e prenotazione: comitato3ottobre@gmail.com), ha organizzato una serie iniziative tra incontri, dibattiti e musica dal vivo con i Radioderwish & Oles, Orchestra sinfonica di Lecce e Salento diretta da Valter Sivilotti. S’inizia, alle 17.30, con un incontro sul tema: «Mare nostro, naufraghi senza volto». Un pomeriggio di approfondimento, ascolto, dialogo su migranti, migrazioni, porti aperti e porti da aprire al quale parteciperanno don Gianni De Robertis (direttore Migrantes), Erminia Rizzi (Asgi – Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), Azmi Jarjawi (CGIL Puglia). A seguire lo scrittore Maurizio Moscara, autore del libro omonimo «Mare nostro» (ed. la meridiana 2020), dialoga con il prof. Giovanni Capurso.

Le riflessioni e gli approfondimenti saranno intervallati da letture e testimonianze curate da Squola “Penny Wirton” di Bari e di «Sfruttazero». L’incontro sarà modera da don Francesco Preite, direttore dell’Istituto salesiano Redentore. «Con questa giornata- commenta don Francesco-, vogliamo riproporre il tema dell’accoglienza e integrazione con le risorse e le difficoltà che questo comporta nei fratelli emigranti. Allo stesso tempo, far ricordare che c’è questa triste vicenda che si gioca sulle vite delle persone migranti».

Dopo il dibattito, su prenotazione e acquisto dei biglietti in prevendita, seguirà il concerto dei Radioderwish & Oles, Orchestra sinfonica di Lecce e Salento, oppure si potrà aderire a una cena al Bistrot multietnico Ethnic Cook (sempre su prenotazione).
«È una iniziativa molto importante alla quale siamo fieri di partecipare- commenta Maurilio Manca, vice presidente e coordinatore artistico di Oles -. Questo concerto ci consente di tornare ad esibirci a Bari, dove siamo stati ospiti della rassegna “Notti sacre”. Il repertorio che eseguiremo non sarà di classico-sinfonico, ma portiamo il nostro primo progetto discografico con i Radiodervish. I brani che eseguiremo rispecchiano i contenuti del disco: i grandi successi della musica etno-world dei Radiodervish rivisti in chiave sinfonica arrangiati da Sivilotti. La contaminazione tra questi due generi musicali, assume un significato importante: un ponte tra l’Europa e il Mediterraneo, quello che poi è il progetto che da anni portano avanti i Radiodervish».

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