L'INTERVISTA

Diodato, canto «Un'altra estate» per dare senso a ciò che vale

NICOLA MORISCO

Sabato 15 alle 21 sarà di scena alle Cave di Fantiano a Grottaglie per la chiusura del Cinzella Festival, diretto dall'amico Michele Riondino

Ha fatto tanto «rumore» in quest’ultimo periodo, ma il suo grande talento era già noto. Parliamo, ovviamente, del tarantino Antonio Diodato che con il suo Fai rumore continua a rimanere ai vertici dei singoli più venduti in Italia (disco di Platino) e superando i 26 milioni di ascolti su Spotify, mentre il video ha ottenuti i 38 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Non è finita: Diodato è l’unico artista italiano ad aver vinto nello stesso anno Sanremo, il premio della critica Mia Martini Sanremo 2020, il Premio Sala Stampa Radio Tv e Web Sanremo 2020 e il Premio Lunezia. Ai quali si aggiungono anche il David di Donatello e i Nastri D’argento 2020 con Che vita Meravigliosa, scritto per il film La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek. Un’altra estate, il suo ultimo singolo, ha dato il titolo al tour che sabato 15 alle 21 sarà di scena alle Cave di Fantiano Grottaglie per la chiusura del Cinzella Festival, diretto dal suo amico Michele Riondino.

Diodato, il suo «rumore» lo fa non solo con la musica, ma anche con l’impegno per la sua città d’origine. Che live sarà al Cinzella?

«Riunirmi con il pubblico della mia città sarà davvero importante per me, una città che in questi mesi si è fatta sentire molto ed è stata sempre al mio fianco. Ho dedicato a Taranto la mia vittoria a Sanremo perché ha davvero bisogno di farsi sentire e oggi, dopo tutto quello che è successo, deve fare rumore più che mai. Tornare, e farlo grazie alla mia musica, è come finalmente tornare a casa dalla propria famiglia dopo un lungo viaggio, con un bagaglio più fitto di esperienze ed emozioni che non vedo l’ora di condividere con tutti».

Avverte il peso di portare avanti un percorso d’autore che da un po’ di anni latita nel nostro Paese?

«Per me è solo un onore e una grande soddisfazione vedere finalmente riconosciuto tutto l’impegno e la determinazione che ho messo in questi anni, e non solo attraverso premi e riconoscimenti, di cui sono estremamente grato, ma anche e soprattutto, attraverso l’amore del pubblico: di quello che c’è sempre stato, fin dal primo giorno, a quello che nel corso del tempo ha imparato a capirmi».

Durante il lockdown ha scritto «Un’altra estate», ma che idea si è fatta su quanto è accaduto?

«Ho scritto questo brano per dare senso al valore del tempo e alle sensazioni legate a questo periodo di isolamento. Viviamo una vita sempre di corsa spesso non curandoci di quello che abbiamo. Ho voluto guardare il mondo da un altro punto di vista per raccontare quello che stava cambiando nelle nostre vite, per raccontare come da un giorno all’altro abbiamo dovuto rivalutare tutto. Non credo che ci trasformeremo radicalmente, ma sono sicuro che tutti guarderemo il mondo da una prospettiva più consapevole».

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