La visita

Conte a Taranto inaugura cantiere nuovo ospedale e corso di Laurea in Medicina

Redazione online (foto Todaro)

Posata la prima pietra: «È come per il Ponte di Genova, facciamo presto»

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è a Taranto per una visita istituzionale a Taranto dove ha compiuto un sopralluogo con la posa della prima pietra nell’area del cantiere in cui sorgerà il nuovo ospedale San Cataldo. E’ stata la prima tappa dopo il suo arrivo in aereo all’aeroporto Arlotta di Grottaglie. Nella sua giornata tarantina, il premier è accompagnato da 8 ministri.
Il programma prevede in seguito l’inaugurazione del corso di Laurea in Medicina nell’ex sede della Banca d’Italia e la sottoscrizione in Prefettura di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per Taranto. Il nuovo ospedale San Cataldo sarà realizzato in prossimità della statale 7, lungo la nuova direttrice di collegamento tra Taranto e San Giorgio Jonico. Un appalto da 122 milioni di euro. La struttura comprenderà 715 posti letto in un edificio costituito da 6 blocchi principali, 70 ambulatori, 28 sale di diagnostica, 19 sale operatorie.

Il premier è stato accolto dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal sindaco Rinaldo Melucci, dal prefetto Demetrio Martino, dal presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, dal direttore generale della Asl di Taranto Stefano Rossi, alla presenza del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, del ministro dei Trasporti Paola De Micheli, del vice ministro della Salute Pierpaolo Silleri e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mario Turco. L'opera è stata finanziata nell’ambito dell’Accordo Quadro "Benessere e Salute» sottoscritto dal ministero della Salute e la Regione Puglia.

«È come per il ponte di Genova. Siamo qui per sostenervi. Bisogna fare presto. Dobbiamo fare in tempo, non esiste che in Italia ci vogliano 2 anni, 3 anni, 4 anni, 5 anni per un’opera». Lo ha detto a Taranto il premier Giuseppe Conte durante la cerimonia per la posa della prima pietra nel cantiere del nuovo ospedale San Cataldo. Il premier Conte, al termine della cerimonia, si è trattenuto brevemente con le maestranze impegnate nel cantiere per una foto di gruppo. "Ma qui - ha replicato il governatore pugliese Michele Emiliano, presente alla cerimonia - siamo in Puglia. Ce la facciamo».

Nella prima pietra del cantiere del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto posata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il premier ha inserito una pergamena che attesta la presenza alla cerimonia delle massime istituzioni. Il blocco di pietra è stato poi sigillato con la calce dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Dopo l’introduzione da parte del direttore generale dell’Asl Stefano Rossi, che ha illustrato i dettagli dell’opera, gli investimenti e l’iter che ha portato all’avvio dei lavori, è avvenuta la benedizione da parte di monsignor Filippo Santoro. «E' un segno bello questo - ha detto l’arcivescovo di Taranto - di cominciare la giornata nel luogo dove la fragilità sarà curata. Perciò ringraziamo il Signore, ringraziamo tutta questa corale partecipazione dei responsabili perchè questo sogno da tanto tempo desiderato possa iniziare».

CONTE: RILANCEREMO TARANTO - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte augura agli studenti di medicina del nuovo corso di laurea in medicina un «buon anno accademico» augurandogli di poterlo "frequentare con il massimo profitto». Il premier si è anche rivolto a Francesca, la ragazza che, intervenuta a parlare in rappresentanza degli studenti alla cerimonia di inagurazione, si è commossa. «Non ci è sfuggita la tua commozione. Io ci ho letto la rabbia e il dolore per una comunità che ha accumulato tante e troppe delusioni nel tempo. Quello che vi posso garantire è che la politica continuerà a perseguire questo progetto di rilancio del territorio. Ci rivedrete qui talmente tanto spesso che la nostra presenza finirà per risultarvi quasi molesta! E alla fine faremo un bilancio»

L'INAUGURAZIONE DEL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA - Le lacrime, la commozione per la sua città di Francesca, una studentessa tarantina, hanno caratterizzato stamani l’inaugurazione del Corso di Laurea di Medicina dell’Università di Bari a cui partecipa anche il Presidente del Consiglio dei Ministri. In tutti gli interventi successivi, i relatori hanno fatto riferimento alla voglia di riscattarsi della Città dei Due Mari, rappresentata dalle lacrime della studentessa.
«Diventate medici, ma restate sempre studenti», ha detto il Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, mentre il Ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, ha ricordato che «la formazione e la ricerca sono strumenti importantissimi anche per il riscatto sociale».

«Almeno 20 anni di sollecitazioni, aspirazioni e impegni mancati. Oggi le istituzioni invece fanno positivo sistema e trasformano un vero sogno, una grande esigenza della nostra comunità, in realtà. Il tutto in questa cornice prestigiosa dell'ex Banca d'Italia, in uno dei punti più iconici ed accoglienti della città. E sarò chiaro, è un punto di partenza, non un traguardo, verso una crescita ulteriore dell'università tarantina e nelle more di organizzare al meglio gli aspetti della clinicizzazione e della specializzazione. Da qui lavoriamo nell'ottica di rafforzare il nostro sistema sanitario, ma anche di evitare la fuga di migliaia di giovani, che per formarsi e realizzarsi adeguatamente hanno in passato dovuto guardare ad altri territori. Taranto non vuole più essere sussidiaria di nessuno, la nostra comunità merita la dignità che agli altri è stata riconosciuta nel corso del tempo. Dopo quasi un secolo di violenza verso il nostro bellissimo ecosistema e verso generazioni di tarantini, siamo ad uno spartiacque.

Il Comune di Taranto già con il suo accordo di programma e le risorse stanziate il 2 aprile del 2019 aveva aperto con convinzione una breccia per giungere a questa giornata inaugurale, per la quale ringrazio, tra gli altri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell'Università Gaetano Manfredi, il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Governatore Michele Emiliano, il Sottosegretario Mario Turco, il Magnifico Rettore Stefano Bronzini, il Presidente della Scuola di Medicina Loreto Gesualdo ed il Direttore Generale della nostra ASL Stefano Rossi. Ora continueremo a vigilare e a dare tutto il nostro supporto su questa strada per l'emancipazione culturale di Taranto. Agli studenti tarantini diciamo che siamo orgogliosi di loro e della scelta che hanno compiuto, ai giovani non tarantini diamo il più caloroso dei benvenuti e li faremo innamorare della nostra città e della nostra visione, a tutti diciamo che sono la punta di diamante di un'epoca di trasformazioni e tutti i nostri sforzi sono rivolti a farli diventare la migliore classe dirigente di domani per Taranto. Per loro sarà una indimenticabile avventura umana, prima che accademica». Queste le parole del sindaco Melucci.

TURCO: GIORNATA STORICA PER TARANTO - «Oggi per Taranto e per l'Università a Taranto è una giornata storica. Si rafforza l'offerta formativa nel settore sanitario, che proprio a Taranto richiede, più di altro, maggiori professionalità e strutture, per le note vicende sanitarie e ambientali che il territorio continua purtroppo a vivere». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco (M5S) intervenendo a Taranto all’inaugurazione del Corso di Laurea in medicina e Chirurgia nell’ex sede della Banca d’Italia, alla presenza del premier Giuseppe Conte e di diversi ministri. "Tutto questo - ha aggiunto - è stato realizzato in ambito del Tavolo CIS, in pochi mesi grazie alla collaborazione di tutti, e precisamente da quando la governance del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo, ndr), a partire dal 5 marzo 2020, è stata assunta dalla Presidenza del Consiglio. Questo avvenimento è peraltro concomitante con l’inizio dei lavori di un altro progetto, la costruzione del nuovo ospedale San Cataldo, fermo da oltre otto anni, che siamo riusciti in poco tempo ad avviare». Tali risultati, «così come - ha osservato il sottosegretario - altri che saranno attivati oggi, alla presenza delle più Alte Autorità Governative, sono la testimonianza di come Taranto è al centro dell’Agenda di Governo». L’inizio del Corso in Medicina e Chirurgia «per la città di Taranto - ha concluso Turco - non può rappresentare un punto di arrivo ma è un punto di partenza, perché Taranto ha una forte necessità di creare una propria identità scientifica, culturale e sociale, necessaria per la sua riconversione e diversificazione economica, dopo decenni di monocultura dell’acciaio». 

MITTAL: CHIUDERE È UN PROBLEMA, ACCELERIAMO SUL GREEN - «Chiudere un polo siderurgico in Italia è un problema di sistema, ma noi vogliamo accelerare la transizione energetica, la svolta verde. Arrivano anche i soldi del Recovery Fund e abbiamo la possibilità di farlo, abbiamo la possibilità anche di preservare l’occupazione fermo restando che oggi abbiamo sottoscritto vari progetti di diversificazione e nuovi contratti. Vogliamo qui offrire un riscatto economico, sociale culturale a questo territorio sofferente». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti in Prefettura dopo la sottoscrizione di accordi nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo.

«Abbiamo coinvolto la parte pubblica con il coinvolgimento di Invitalia - ha aggiunto il premier - e stiamo lavorando con ArcelorMittal per perseguire quegli obiettivi che ci siamo riproposti. "Voi sapete - ha puntualizzato Conte - che quando io mi sono insediato nel Conte 1 abbiamo ereditato una procedura di evidenza pubblica, una gara in conclusione, ma ho subito richiamato ArcelorMittal ad assumersi le responsabilità. Oggi non è pensabile gestire un impianto del genere senza avere premura per le ricadute sociali, per quanto riguarda l’impatto ambientale e la sostenibilità. Detto questo, le conclusioni le dobbiamo trarre all’esito di questo negoziato».

«Tornerò a Taranto e dedicherò una giornata apposita all’ex Ilva, così come ho sempre fatto». Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte dopo la sottoscrizione di accordi in Prefettura per il Contratto istituzionale di sviluppo. «Sto per incontrare - ha aggiunto - le organizzazioni sindacali e una delegazione delle famiglie tarantine che hanno a cuore questo problema. La posizione del governo - ha concluso - è ferma. Se poi questo negoziato non darà i frutti e non consentirà di raggiungere gli obiettivi che il governo si è prefissato ne trarremo le conseguenze».

MITTAL, CONTE AI SINDACATI: «SERVE PARTNER INDUSTRIALE» - «Il presidente Conte ha dichiarato che bisogna attuare quanto sottoscritto nell’accordo 4 marzo, ribadendo, tuttavia, che senza partner industriale qualsiasi operazione diventa molto a rischio per il rilancio dello stabilimento siderurgico».

Lo sottolineano in una nota Fim, Fiom e Uilm di Taranto dopo l’incontro sull'ex Ilva in Prefettura con il premier Giuseppe Conte, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. Secondo le sigle metalmeccaniche «è stato un incontro interlocutorio in cui il governo ha comunicato che la trattativa con ArcelorMittal è attualmente in corso. L’Ad di Invitalia ha espresso in quattro punti gli obiettivi del governo: garantire la produzione prevista del piano industriale; piena occupazione; progressiva transizione verso un piano green e intervento dello Stato».

In riferimento all’appalto, il premier «ha confermato - osservano ancora i sindacati - che il debito di ArcelorMittal verso i fornitori è passato da 38 a 18 milioni. Fim, Fiom e Uilm hanno evidenziato tutte le criticità pendenti all’interno dello stabilimento a partire dalle problematiche di sicurezza e dei lavoratori in cassa integrazione e di Ilva in As».

«Inoltre, abbiamo ribadito - concludono - che la fase di transizione non può essere gestita con gli attuali ammortizzatori sociali, ma necessita di interventi speciali a difesa del lavoro e del salario».

LA CONCLUSIONE DELLA VISITA ISTITUZIONALE - Subito dopo la sua visita istituzionale a Taranto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha terminato e sta rientrando a Roma con un aereo partito dall’aeroporto Arlotta di Grottaglie.

(foto Todaro)

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