La situazione

Puglia e Basilicata contro la violenza sulle donne: le iniziative tra ricordo e sensibilizzazione. Decaro: «Bisogna intervenire»

Redazione online

Da Foggia a Taranto, passando per Potenza e Matera, una serie di azioni in occasione del 25 novembre

La Puglia e la Basilicata mettono in gioco una serie di iniziative per il 25 novembre, giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne. A Foggia inaugurate diverse panchine rosse, cominciando da quella voluta dalla Fidapa nel Largo intitolato alle Donne vittime di violenza (incrocio viale Ofanto - via Silvio Pellico) (fotogallery Vincenzo Maizzi)

«Un comportamento prevaricante e possessivo non è solo un modo di essere. Uno schiaffo non è mai un semplice schiaffo. È il sintomo di una potenziale degenerazione di un rapporto che di affettivo ha ben poco». Così la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, al flash mob rumoroso che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo dogana e che ha visto la presenza di oltre un centinaio di persone, tra cui associazioni, cittadini ed esponenti del Comune e della Provincia di Foggia.

Il flash mob rumoroso era stato inizialmente organizzato in pieno centro cittadino, in piazza Giordano, poi è stato spostato per l’ondata di maltempo che sta imperversando su tutto il Foggiano. «Nella giornata di oggi, durante la quale ci troviamo ancora una volta - continua la sindaca - a fare i conti con la violenza perpetrata nei confronti delle donne, ho avuto l’onore di presenziare a molteplici manifestazioni dove il silenzio è stato spazzato via dal rumore della solidarietà e del rifiuto di ogni genere di abuso. Abbiamo iniziato proprio dalla casa comunale, dove due scarpe rosse omaggiano la vita delle donne che subiscono abusi, abbiamo incontrato le ragazze e i ragazzi delle scuole per discutere con loro di un tema intergenerazionale come la violenza di genere, abbiamo presenziato i luoghi dove una panchina rossa è a simboleggiare l'assurdità del femminicidio, abbiamo gridato con le donne e gli uomini riuniti a Palazzo Dogana dalle associazioni cittadine tutto lo sdegno della nostra comunità». La sindaca - nel messaggio finale - ha ribadito «che il 25 novembre non è e non può essere solo oggi, ma deve esserlo tutti i i giorni della nostra esistenza».

Due scarpette rosse appese sulla grata del ponte girevole di Taranto: l’associazione «Donna a Sud», in collaborazione con Arcigay Taranto, ha voluto realizzare questa simbolica installazione per Giulia Cecchettin e tutte le altre vittime di femminicidi. È la prima di una serie di azioni previste oggi dalle realtà associative e dai movimenti che, nella provincia di Taranto, si occupano di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

Su una panchina rossa le foto di Elisa Claps e Giulia Cecchettin, tra di loro un paio di sandali che indossava la prima il giorno del suo omicidio e che sono ormai diventati il simbolo del suo ritrovamento nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza, il 17 marzo 2010, a 17 anni dalla scomparsa, avvenuta il 12 settembre 1993. E' stata questa la scelta di Libera che l’ha posta stamani, nel capoluogo lucano, in uno dei saloni del presidio della legalità dell’associazione, sul palco dedicato alle donne vittime innocenti della mafia.

Solo il maltempo ha condizionato la manifestazione potentina nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: era infatti prevista l’apposizione della panchina rossa dinanzi alla chiesa della Trinità, dove sarebbe rimasta per tre giorni, prima di far rientro nella sede dell’associazione. Ma dinanzi a una folta platea composta prevalentemente da giovani studenti, provenienti anche dalla provincia, l’inaugurazione si è svolta regolarmente.

Gli onori di casa sono stati fatti dalla referente di Libera, Marianna Tamburrino, e dal fratello di Elisa, Gildo Claps, e all’evento hanno partecipato anche le associazioni Penelope, Articolo 21 e Telefono Donna. «Continua la primavera che è iniziata qualche giorno fa - ha detto Tamburrino - con la manifestazione degli studenti in ricordo di Elisa: è sempre un moto di coscienze. Ogni evento organizzato nel suo nome è un crescendo che deve far riflettere soprattutto chi non ha ancora deciso di intraprendere il cammino della riconciliazione. E’ il momento di dire basta e di riaccoglierci l’uno all’altro».
Gildo Claps, nel ringraziare i giovani di Potenza ha concluso evidenziando che «si è creata una straordinaria empatia con la mia famiglia e la consapevolezza che quanto accaduto non ha riguardato solo mia sorella, ma una città intera. Ci sono stati momenti di grande solitudine, ma oggi sono felice perché è una sorta di restituzione di tutta la fatica di questi 30 anni».

Anche a Sant'Ilario, frazione di Atella, è stata inaugurata la panchina rossa contro la violenza sulle donne.

Nel 2023 sono state finora 150 le telefonate giunte al numero «rosso» - collegato al 1522 - attivato negli anni scorsi dal Comune di Matera per aiutare le donne vittime di violenza. Sessanta sonbo stato gli accessi allo sportello antiviolenza e sei le donne ospitate, con tre bambini, nella casa rifugio. Sono i dati resi noti stamani, nella Città dei Sassi, in una conferenza stampa in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Comune, Questura e Comando provinciale dei Carabinieri per allargare la «Rete donna» comunale.

L’accordo, che porta a 40 i soggetti istituzionali e del volontariato, impegnati nelle attività e strategie di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, «rafforzerà i percorsi di formazione e di scambio di buone pratiche tra i soggetti della Rete». L’intesa è stata sottoscritta dal sindaco Domenico Bennardi, con il comandante provincia dei Carabinieri, il colonnello Giovanni Russo e il questore Emma Ivagnes, alla presenza dell’assessore comunale alle pari opportunità, Tiziana D’Oppido. Quest’ultima ha inaugurato presso il Casino Padula, al rione Agna, insieme ad alcune associazioni di volontariato, l'Hub per l’imprenditorialità femminile.

Nel 2023 sono stati otto i casi di violenza sessuale, 67 i maltrattamenti in famiglia e 78 gli atti persecutori denunciati o rilevati in provincia di Matera dalla Polizia. Sono i dati resi noti dalla Questura in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che, nella città dei Sassi, ha visto gli agenti svolgere una iniziativa di sensibilizzazione in Piazza Vittorio Veneto per la campagna «Questo non è amore».
I dati, riporta il comunicato della Questura, segnala dal 2020 un trend in discesa dei reati di violenza di genere. Sono in calo anche gli ammonimenti che quest’anno sono stati quattro, rispetto ai sei disposti nel 2022. «Si può comunque affermare - è scritto nella nota - che c'è una maggiore disponibilità delle donne rispetto al passato a non tenere nascoste le violenze di cui sono vittime, rivolgendosi agli uffici di polizia. Anche se bisogna continuare a sensibilizzare le donne e non solo, obiettivo di questa campagna di informazione».

«Oggi è il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ho affisso questo striscione dalla stanza del mio ufficio perché quelle parole siano anche le mie, le nostre: 'Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima'». Lo scrive sui suoi canali social il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in riferimento al banner affisso sulla facciata della sede del capoluogo pugliese con le parole della poetessa, artista e attivista peruviana Cristina Torre Cáceres.
«Per Giulia Cecchettin - prosegue - per tutte le donne morte ammazzate per mano di uomini. Per quelle che insieme salveremo. Perché questa giornata non sia una resa ma un’azione collettiva di responsabilità». «Oggi - ricorda Decaro - ci saranno tanti eventi nelle città di tutta Italia, perché è giusto ricordare. Ma ricordare non basta più, non possiamo darci appuntamento al prossimo anno rischiando di dover elencare altri nomi che si aggiungono a questa lista dolorosa. Dobbiamo intervenire, educando i nostri ragazzi e le nostre ragazze ai sentimenti e alla sessualità, creando luoghi di supporto per le donne che denunciano violenza». A Bari, conclude il sindaco, «è possibile rivolgersi al centro antiviolenza, al numero 800.20.23.30. Per parlare, per essere ascoltate o accolte, siamo lì per voi. Ovunque voi siate é possibile chiamare sempre il 1522 e chiedere aiuto».

Sta generando clamore l’intervento di una studentessa di un liceo classico di Lecce che questa mattina, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel corso di una manifestazione svoltasi nell’atrio della scuola davanti ad una platea di alunni, ha detto che anche nella sua scuola ci sono stupratori che circolano nei corridoi e che sono tra quelli che poi organizzano le manifestazioni dalle scarpette rosse. Proprio la scuola questa mattina ha esposto una installazione sul cancello d’ingresso composta da 214 scarpe che arvebbero potuto indossare le 107 vittime di femminicidio del 2023. Il video dell’intervento, trasmesso in diretta su Youtube, è finito nelle chat dei genitori degli studenti che si sono subito allarmati.
«Non ero presente perchè occupata in quel momento con degli ospiti in presidenza - afferma la preside dell’istituto Loredana Di Cuonzo -, ma mi sento di dire che possa essersi trattato di un concetto più generalizzato. Tuttavia se al termine delle verifiche le evidenze saranno altre e le parole espresse più dirette ed esplicite dovrò procedere con una denuncia formale."

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