Ambiente
Il mare minaccia il nido di tartaruga, salvataggio in extremis a Torre dell'Orso
Le 104 uova deposte sono state trasferite in una spiaggia attigua, a 18 metri dalla battigia, adesso si spera che gli embrioni sopravvivano
Torre dell'Orso (Melendugno) - Salvataggio in extremis delle uova di tartaruga deposte all'Orsetta l'11 luglio scorso. Non sono bastati i sacchi di sabbia messi a difesa del nido; il mare lambiva la recinzione e così, rotti gli indugi, gli esperti del Crtm di Calimera hanno deciso di intervenire.
L'operazione è stata rischiosa: le uova non posso essere toccate nei giorni immediatamente successivi alla deposizione perchè gli embrioni sono in formazione, ma lasciarle lì e aspettare i canonici 25 giorni significava andare incontro a morte certa.
Piero Carlino, responsabile del centro, ha curato personalmente l'operazione. Il nido è stato scoperto e sono state contate 104 uova, tutte sistemate nella spiaggia libera adiacente, in una buca scavata a 18 metri dal mare. Tutte nella stessa, identica posizione in cui sono state trovate. Poi il sito è stato recintato e questa mattina una ulteriore griglia sarà posizionata sulla parte superiore per evitare qualche pallonata. La Capitaneria di porto di San Foca si è già detta disponibile a fare pattugliamenti e a spiegare ai frequentatori della spiaggia l'importanza di non danneggiare il nido con comportamenti scorretti.
«Non ci resta che sperare - dice Piero Carlino - l'operazione è stata rischiosa ma se solo una parte delle uova riuscissero ad arrivare alla schiusa sarebbe già un successo». Adesso bisogna aspettare settembre, per quella data era prevista la nascita dei piccoli di tartaruga.