L'addio
L'ultimo saluto a Franco Cassano: interprete della rinascita del Sud. I funerali
Cerimonia laica nel palazzo Ateneo con il rettore Bronzini, Emiliano e Decaro
BARI - «Franco è patrimonio di tutti, di tutte le generazioni che con lui sono cresciute. Per questo abbiamo condiviso questo spazio». Così il rettore dell’Università Aldo Moro di Bari, Stefano Bronzini, ha aperto la cerimonia laica, nell’atrio del palazzo Ateneo, per Franco Cassano, sociologo ed ex parlamentare del Pd, morto ieri a 78 anni. Durante la cerimonia, alla quale hanno avuto accesso nel rispetto delle norme Covid 60 persone ma che è stata trasmessa anche in streaming, si sono alternati gli interventi di amici e colleghi. «Negli incontri con lui si accendevano lampadine di idee» ha detto il rettore, ricordando di Cassano la «vena di entusiasmo politico, di malinconia, il suo sorriso accogliente e profondo».
Alla cerimonia hanno partecipato, accanto ai familiari, il presidente della Regione, Michele Emiliano, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e l’editore Alessandro Laterza, che nel 1996 ha pubblicato il suo libro più famoso «Pensiero Meridiano».
«Non sempre abbiamo condiviso tutto - ha detto Emiliano - , ma abbiamo trasformato idee e teorie in combattimento per il cambiamento. Oggi dobbiamo ribadire davanti alla sua bara il giuramento di fedeltà alle cose che abbiamo vissuto insieme, alla Costituzione, alla parte migliore dell’umanità e ai valori universali».
Il sindaco Decaro ha portato «i saluti di una città in lutto profondo. Bari perde uno dei suoi intellettuali più lucidi, uno dei suoi poeti più ispirati, uno dei suoi maestri più grandi, uno dei sui cittadini più attivi, un riferimento per tante generazioni, una guida. Oggi nell’Ateneo riecheggia il suo messaggio, con il quale ha voluto ancora una volta spronarci, farsi guida, anima di una città impaurita, incoraggiandoci a intraprendere strade nuove e a ritrovare coesione».
L’assessore regionale alla Cultura, Massimo Bray, ha mandato una lettera, nella quale ha definito Cassano «interprete geniale di un pensiero del sud e per il sud. Punto di riferimento per tutti quelli che in questi anni di battaglie per la rinascita culturale e politica del Mezzogiorno si sono impegnati per fare emergere con le idee e l’azione politica un protagonismo nuovo di questa parte del Paese, e uno sguardo diverso sul Sud, che superasse lo stereotipo dell’arretratezza, della chiusura e della estraneità alle dinamiche globali, per evidenziare invece di essere connesso con il mondo che lo circonda, con il mare, con quel Mediterraneo che è il suo orizzonte privilegiato».