Il fatto
Casalabate, sequestrati 200 mq di spiaggia occupata abusivamente e un pontile in legno
Lo spazio era usato come deposito per imbarcazioni e comprendeva anche un pontile in legno, costruito abusivamente, che serviva per far salire e scendere i clienti dalle barche
Nei giorni scorsi i finanzieri del Gruppo di Lecce e della Sezione Navale di Otranto hanno scoperto e sequestrato, nella marina di Casalabate, un’area demaniale di circa 200 metri quadri occupata senza permessi. Lo spazio era usato come deposito per imbarcazioni e comprendeva anche un pontile in legno, costruito abusivamente, che serviva per far salire e scendere i clienti dalle barche.
Dalle verifiche è emerso che il titolare di una concessione aveva esteso illegalmente la sua attività su un’altra parte di spiaggia, non inclusa nel permesso, piazzando un pontile su blocchi di cemento e ferro, senza collaudo di sicurezza né autorizzazioni. Inoltre, la struttura risultava priva delle necessarie autorizzazioni edilizie, paesaggistiche e doganali.
La Guardia di Finanza ha avviato anche controlli fiscali sull’attività di deposito e alaggio delle imbarcazioni, oltre a verificare la posizione dei lavoratori impiegati. Sono in corso accertamenti per stabilire a quanto ammonta l’indennizzo dovuto per l’uso irregolare del demanio marittimo.
Il rappresentante legale della società che gestiva l’area è stato segnalato alla Procura di Lecce, che valuterà le possibili responsabilità per occupazione abusiva e violazioni edilizie. Al momento, vale il principio di presunzione di innocenza: la colpevolezza potrà essere accertata solo da una sentenza definitiva.