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A Lecce un week end fra arte e natura con le «Giornate Fai di primavera»

 
Redazione online

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Sabato 25 e domenica 26 torna l'appuntamento giunta alla sua 31esima edizione. Quest'anno due itinerari e 10 comuni coinvolti

Martedì 21 Marzo 2023, 15:36

15:39

LECCE - Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le «Giornate Fai di Primavera». Anche in questa 31ª edizione, il Fondo per l’Ambiente Italiano Ets offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città italiane, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti. 

In provincia di Lecce sono previste ben 13 aperture straordinarie. I comuni coinvolti sono Lecce, Nardò, Castrì di Lecce, Gallipoli, Matino, Tuglie, Sannicola e Carpignano Salentino con la frazione di Serrano, a cui si aggiunge naturalmente l’apertura dell’Abbazia di S.Maria di Cerrate, unico Bene Fai di Puglia. Per queste aperture è previsto il coinvolgimento di 17 istituti scolastici di 10 comuni differenti che saranno presenti attraverso i propri studenti che diventano per due giorni Apprendisti Ciceroni.

I beni visitabili proposti dalla Delegazione Fai Lecce e dal Gruppo Fai Salento Jonico si presentano quest’anno attraverso due itinerari: «Fai… la storia» che riguarda a Lecce la Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo e il Cimitero Monumentale e a Nardò la Chiesa di S. Maria Incoronata e l’annesso Convento degli Agostiniani Scalzi. A proposito di storia, fu proprio la riapertura straordinaria di questo bene, a Nardò, il 22 e 23 marzo 1997, dopo decenni di abbandono, a rappresentare la 1^ Giornata FAI nel Salento. La presenza di oltre 6.500 persone e la petizione popolare di ben 3.500 firme, inviata al Ministro dei BB.CC., portarono al restauro del sacro edificio, uno dei monumenti più importanti del Barocco Leccese, che dal 2016 è stato riaperto al culto. L'ex-Convento, chiuso da decenni, è attualmente in restauro.

L'altro itinerario è quello de «Le vie dell'olio», una serie di itinerari incentrati sulla coltura degli ulivi, dai frantoi ipogei di origine medievale a due progetti legati al dramma della xylella, per promuovere e accendere i riflettori, oltre che sui tanti beni di enorme valenza storico-artistica, sull’importanza della tutela di un patrimonio ambientale inestimabile per la nostra regione, ovvero il patrimonio degli ulivi e della produzione olearia. I beni coinvolti sono: a Lecce Il borgo, la chiesa e il frantoio ipogeo di San Ligorio e il Museo Castromediano: l’archeologia dell’olio in terra d’Otranto nelle collezioni del museo; il frantoio ipogeo di Castrì di Lecce; a Gallipoli il Frantoio ipogeo Granafei; a Matino il Marchesato dei “Del Tufo” e le scuderie affrescate del loro palazzo; a Tuglie la Masseria Carignani; a Sannicola la Cooperativa Olearia Sannicolese; a Serrano, frazione di Carpignano Salentino il progetto Olivami e la nuova riforestazione; a Nardò Il Campo dei Giganti, al Villaggio Boncore.

 I dettagli di tutte le aperture della provincia di Lecce, con orari, iniziative previste e informazioni su come raggiungere i luoghi, sono reperibili al link https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=PUGLIA&search=lecce

 

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