Lo spettacolo della natura
Conversano, a Monteferraro il bosco acquistato dai cittadini fiorisce di orchidee
Si rinnova ogni primavera lo spettacolo in questa macchia mediterranea acquistata da 400 cittadini per sottrarla all'agricoltura intensiva. Il bosco era appartenuto ai conti Acquaviva d'Aragona
CONVERSANO – Lo stupore di un paradiso botanico a cielo aperto. In tantissimi, in queste giornate di primavera, hanno scoperto che nel bosco di Monteferraro (bene comune acquistato da 400 cittadini per sottrarre gli ultimi 6 ettari e mezzo di macchia mediterranea all’agricoltura intensiva) è presente una moltitudine di varietà di orchidee spontanee. Un fenomeno naturale che ha trasformato questa oasi in una meta per decine e decine di comitive e gruppi che in questo periodo, raccolti gli inviti dei volontari di Rizomi (la onlus che gestisce il bene comune), assistono allo spettacolo delle orchidee spontanee, del paesaggio rupestre e della biodiversità presente in questo angolo segreto della Murgia, appartenuto agli Acquaviva d’Aragona.
A raccontarci questo miracolo della natura è Giovanni Signorile, tra i custodi di questo paradiso botanico: «A Monteferraro in questo periodo fioriscono orchidee selvatiche di ogni specie. Qui si trova per esempio la Scrophularia peregrina, pianta che anticamente si usava come rimedio contro la scrofola, un'infezione causata da batteri che provocano l'ingrossamento e la tumefazione dei linfonodi del collo, fino a modificare i lineamenti del viso che assumono tratti suini. E’ una pianta poco conosciuta e assai graziosa soprattutto per il colore insolito dei suoi meravigliosi fiorellini rosso-bordeaux».
Nell’incanto del bosco, i visitatori incontrano anche «l’orchidea Ophrys bombiliflora, la Zerynthia cassandra, una farfalla rara e preziosa, assolutamente da proteggere. Abbiamo scoperto già pronta per lei una Aristolochia clusii col suo strano fiore, pronta ad accoglierne le uova e a nutrirne i bruchi. Un vero miracolo della natura». E’ fecondata dalle farfalle anche la bellissima orchidea Anacamptis pyramidalis: «Fiorisce in aprile e d'interessante c'è che è fecondata da alcune farfalle che, attirate dal profumo del nettare, si posano sul fiore, rilasciano dei noduli pollinici con cui ogni farfalla feconderà tanti altri fiori». La Serapias vomeracea presente a Monteferraro è, invece, «un’orchidea dedicata a Serapide, dio egiziano della fertilità – spiega Signorile - e, non bastasse, è pure vomeracea ovvero ha un petalo, precisamente il labello, a forma di vomere».
Tra le piante che richiamano l’attenzione dei visitatori, c’è poi il «lino delle fate»: «Non è una pianta, è un sogno ma anche un gioco: leggiadra volteggia e fluttua ad ogni alito di vento. I bambini ne facevano un mazzetto ben infilato in un sacchettino di stoffa contenente sabbia e giocavano a chi lo lanciava più in alto. Una sfida e un gioco bello nella sua semplice ingenuità. Si chiama Stipa austroitalica ed è una specie botanica di interesse conservazionistico identificativa delle nostre pseudo-steppe». Ora che è primavera, il bosco comune di Monteferraro regala, ogni giorno, un nuovo miracolo della natura.