Le dichiarazioni
Assemblea Confindustria a Bari, Tajani: «Il nostro candidato per la Regione Puglia? Potrebbe essere un civico»
Il ministro ha partecipato all'incontro al Teatro Petruzzelli. Emiliano: «Anche gli imprenditori sono contro l'autonomia differenziata»
BARI - «Nessuna nuova tassa, siamo contrarissimi a imporre nuove tasse. Ci sono state alcune cattive interpretazioni di alcune parole dette ieri» dal ministro Giorgetti, ma «finchè saremo noi al governo non ci saranno nuove tasse per gli italiani». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea di Confindustria a Bari. «Intanto una buona notizia: i dati dell’Istat confermano che le cose vanno nella giusta direzione per quanto riguarda i conti pubblici, cioè per la prima volta dal quarto semestre del 2019 il saldo primario è positivo: vuol dire che il governo sta facendo bene per tenere sotto controllo la spesa pubblica». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti a Bari. «E se aumenta la spesa pubblica - ha spiegato - è soltanto perché ci sono da pagare gli interessi sul debito, quindi è importante ora che la Banca centrale europea abbassi il costo del denaro e abbassi i tassi. E così non soltanto si darà ossigeno nelle famiglie e imprese, ma si ridurrà anche la spesa pubblica nel nostro paese».
«Noi abbiamo già delle idee che porremo sul tavolo della coalizione di centrodestra. Dobbiamo non lottizzare i posti da candidati presidente, dobbiamo individuare i candidati vincenti. Noi qualche idea, qualche proposta da fare ai nostri alleati l'abbiamo, di candidature vincenti. Poi ne parleremo e se le nostre candidature saranno vincenti, migliori di altre, non vedo perché non debba esserci un candidato proposto da Forza Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti delle prossime elezioni regionali in Puglia, a margine dell'assemblea di Confindustria a Bari. "Vedremo - ha aggiunto - noi siamo disponibili ad ascoltare gli altri, ma siamo già al lavoro, e la nostra segreteria regionale è già al lavoro, e qualche nome è già stato individuato". "Io - ha precisato - credo che una regione come la Puglia abbia bisogno di una donna o di un uomo di alto profilo, che possa raccogliere il maggior numero possibile di consensi, perché no anche di area civica. Stiamo valutando anche questa ipotesi, cioè non un dirigente di partito, ma valutiamo sia quell'ipotesi sia l'ipotesi del politico". "Noi - ha concluso - due o tre nomi già li abbiamo, però sarebbe scorretto dirli prima di aver verificato tutto e prima di averne parlato con i nostri alleati".
«Ce ne stiamo occupando giorno e notte, come se fossero nostri figli, con il ministro Crosetto e informando sempre il presidente del Consiglio. Al momento sono al sicuro. Perché una delle prime cose che ho chiesto all’autorità israeliana, presidente della Repubblica e al ministro degli Esteri, è quella di evitare qualsiasi attacco nelle zone circostanti alla base italiana dell’Unifil. Abbiamo avuto risposta positiva». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a Bari a maregine dell’assemblea di Confindustria. Il ministro ha ricordato che «nei primi giorni c'era stato un attacco contro una base di Hezbollah abbastanza vicina alla sede dell’Unifil e il colpo d’aria aveva provocato una rottura della porta a vetri dell’infermeria della base italiana. Dopo questo fatto ci siamo preoccupati, per due volte».
«E poi - ha evidenziato - ho parlato a lungo l’altra sera con il ministro degli Esteri israeliano, insistendo su questo poiché per noi l’incolumità dei nostri militari è fondamentale. In più abbiamo chiesto l’allargamento delle competenze dell’Unifil per permettere una maggiore garanzia di sicurezza in quell'aria».
FONTANA: METTERE A TERRA IL FONDO COESIONE
«Le imprese hanno necessità che venga messo a terra il Fondo sviluppo e coesione da parte della nostra Regione, che non ha ancora firmato e mi auguro che venga firmato nei prossimi giorni. Ma siamo veramente in ritardo. E mi auguro che possano partire anche le Zone economiche speciali. Se partono le Zone economiche speciali, se parte la nuova programmazione, se vengono messe a terra in maniera sana e positiva i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, avremo veramente l’opportunità di non aumentarci più e di pensare a un Sud che possa essere positivo e proattivo, non zavorra dell’Italia». Lo ha detto il presidente di Confindustria Bari-Bat, Sergio Fontana, a margine dell’assemblea in corso nel teatro Petruzzelli.
«Decontribuzione Sud è la prima proposta che oggi vogliamo fare» al governo, «vogliamo che la decontribuzione Sud sia vista come misura strutturale e non una misura che scade ora a dicembre di questo anno. La vogliamo almeno fino al 2026, è la prima cosa che chiediamo. E accanto alla decontribuzione Sud abbiamo la necessità che la Zes unica possa veramente partire e possa veramente creare ricchezza e valore nel nostro territorio». Lo ha detto il presidente di Confindustria Bari-Bat, Sergio Fontana, a margine dell’assemblea cui partecipano il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, della Giustizia, Carlo Nordio e per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati. L’assemblea, in corso nel teatro Petruzzelli di Bari, sarà chiusa dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
ORSINI: SUL PNRR BISOGNERA' CHIEDERE UNA PROROGA
«Noi abbiamo bisogno che il Pnrr vada a a terra il prima possibile, su 46 miliardi ne sono stati messi a terra 9. Bisogna correre ma anche pensare che forse qualcuno deve cominciare a dire, a settembre o anche prima, che quella data non sia effettiva, e cominciare a pensare a una proroga per l'Europa. Questo non vuol dire che non sappiamo correre per arrivare a fine 2026, ma ci sono alcune lavorazioni, come quelle sul ferroviario, che si farà fatica a farle. O blocchi i treni dieci ore o certi lavori non riesci a farli. Bisogna fare un bagno di umiltà». Lo ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini a Bari, nel corso dell’assemblea degli industriali.
«Noi abbiamo detto che siamo disposti a ripensare parte delle fiscal expenditure. Oggi sono 120 miliardi e noi abbiamo la necessità di trovare 10 miliardi all’interno del fiscal expenditure per fare in modo di rendere strutturali gli investimenti per le imprese, per far crescere le nostre imprese e fare in modo che le nostre imprese non vadano all’estero e che noi possiamo essere attrattivi per chi investe nel nostro Paese». Lo ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini a Bari, parlando dell’incontro con il ministro Giorgetti di questa mattina.
EMILIANO: ANCHE CONFINDUSTRIA È CONTRO L'AUTONOMIA
«Siamo molto felici che Confindustria Puglia e Confindustria nazionale abbiano insieme una posizione diciamo simile a quella della Regione Puglia e mia personale di contrasto alla legge Calderoli che non assicura l’eguaglianza dei cittadini italiani di fronte al guazzabuglio di competenze che rischia di determinare». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’assemblena di Confindustria Bari-Bat.
«La Confindustria - ha aggiunto - ha giudicato oggi l'autonomia differenziata un processo che determinerebbe un’Italia Arlecchino e quindi noi condividiamo questo giudizio. Ci auguriamo che venga accantonata la legge Calderoli, io mi auguro sia bocciata dalla Corte costituzionale e se non sarà bocciata dalla Corte costituzionale che possa essere abrogata dal referendum».
Al posto della legge Calderoli sull'autonomia differenziata si potrebbe fare «un disegno di legge costituzionale bipartisan, dove si stabiliscono in maniera semplice quali sono le competenze supplementari da dare alle Regioni e quali sono i budget del bilancio dello Stato che vanno assegnati in maniera supplementare alla Regioni. Ci mettiamo due mesi a determinare il disegno di legge, ci metteremo qualche mese in più per approvarlo ma lo faremmo in maniera bipartisan, evitando il referendum e soprattutto non spaccando in due l'Italia». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’assemblea di Confindustria Bari-Bat.
«Mi auguro che ci sia saggezza - ha proseguito - il momento è anche terribile, perché mentre l’Italia è in guerra su più fronti si sta preoccupando di tenere l’unità del suo governo sulla base di una legge pretesa solo da una parte della sua coalizione in cambio dell’abbattimento dei poteri del Presidente della Repubblica e l’elezione diretta del premier. Insomma, non è il momento, non è il modo e non è neanche corretto modificare la Costituzione con delle intese tra singole Regioni e governo. E addirittura oggi leggevo sui giornali che Calderoli vuole accelerare questa cosa: non è possibile, bisogna fermarsi e garantire l’unità del paese».
SISTO: LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE È RIFORMA DI GARANZIA
«Il bilancio per la giustizia è positivo, è cambiato l’obiettivo, eravamo abituati a riforme spot e abbiamo assistito a barbarie giuridiche, quando l'incompetenza ha regnato sovrana. Punto di riferimento fondamentale è che scriviamo riforme per il cittadino, per la garanzia del cittadino, è una prospettiva importantissima. Così anche per la separazione delle carriere. Il 23 ottobre è il termine ultimo per presentare emendamenti al provvedimento. Una ristrutturazione della giustizia che garantisca al cittadino la certezza che chi lo giudica sia diverso da chi lo accusa». Lo ha detto il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto intervenendo all’assemblea di Confindustria Bari e Bat in corso al teatro Petruzzelli di Bari, dialogando con il direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini.
Per il vice ministro «la stessa distanza che c'è tra giudice e avvocato deve esserci tra giudice e pm».
CASELLATI: IL PREMIERATO DARA' STABILITA' AL NOSTRO PAESE
«Sembra che le parole di Giorgetti siano state soltanto un momento di riflessione sulla responsabilta di chi va a tracciare un bilancio. Come sempre i bilanci sono difficili. Quindi non ci saranno nuove tasse perchè la caratteristica di questo governo è quello che non ha messo le mani nelle tasche degli italiani». Lo ha detto la ministra per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Casellati, arrivando a Bari all’assemblea di Confindustria. «Sto guardando alla riforma dello Stato, il premierato, che è una straordinaria leva di carattere economico perché ci dà credibilità a livello internazionale fondandosi sul principio della stabilità. E riesce, attraverso questo, ad attirare investimenti dall’estero, dà fiducia ai mercati, dà la possibilità alle persone, alle imprese di programmare il loro futuro. Instaura rapporti virtuosi al proprio interno con le Regioni e con le altre Istituzioni, come l'università. In definitiva, l’instabilità negli ultimi 10 anni è costata allo stato 265 miliardi di interessi sul debito pubblico, quindi quando si parla di premierato come riforma delle riforme, significa che la stabilità darà la possibilità a tutte quelle che vengono individuate come le priorità del nostro paese, la sanità, il fisco, le infrastrutture, la scuola di dare attuazione quello che in passato non è stato possibile».
«Io credo che l’autonomia differenziata significhi semplicemente migliore allocazione delle risorse e devo dire che, oggi come oggi, il Sud, anche attraverso il Pnrr e l’attuazione dei Fondi di coesione, sta dando una risposta molto forte in questo senso. Quindi io non credo che provocherà quelle differenze territoriali che già oggi esistono, quindi non le enfatizzerà. E penso che ogni Regione potrà esprimere al meglio quelle che sono le proprie potenzialità. Può essere una grande occasione». Sulla cittadinanza «c'è una riflessione in corso, è molto approfondita, quindi stiamo valutando e vedremo in prosieguo di mettere a terra le nostre riflessioni».
LE PAROLE DEL SINDACO LECCESE: BARI È CRESCIUTA MA È IMPORTANTE IL CONFRONTO CON LE IMPRESE
«Sono sindaco da pochissimi mesi, il 9 luglio scorso sono stato proclamato e devo dire che anche rispetto ai temi di cui abbiamo discusso in campagna elettorale Confindustria ha sempre svolto un ruolo fondamentale nel contributo programmatico. Bari è indubbiamente cresciuta in questi anni ma bisogna contnuare nel percorso. Negli anni Ottanta avevamo un sogno, quello di far diventare la Puglia la California d’Europa. Penso che siamo riusciti a renderla anche la Silicon Valley grazie anche al contributo di cittadini e imprese». Così il sindaco di Bari Vito Leccese portando i saluti all’assemblea di Confindustria Bari e Bat in corso al teatro Petruzzelli.
«Se Bari è fortemente attrattiva sia su piano turistico che degli investimenti - ha sottolineato rivolgendosi alla platea di imprenditori - è anche merito vostro. Ora sono in fase di startup del mio mandato e tra qualche giorno presenterò in consiglio le linee programmatiche. Sarà un momento importante. Bisogna governare i fenomeni che viviamo quotidianamente come quello del turismo che è esploso e va gestito per farlo diventare un’opportunità. Anche su questi temi confido nella disponibilità di Confindustria e dei singoli associati».
Leccese ha detto inoltre che «Bari è oggi fortemente attrattiva per gli investimenti delle aziende che si occupano di tecnologie emergenti. Io ho una formazione umanistica, quella che mette al centro l’uomo, ma è necessario confrontarsi ad esempio con l’intelligenza artificiale che va governata, altrimenti sarà lei a governare noi».
Sono importanti, ha concluso il sindaco, «i momenti di confronto con le imprese che si occupano di trasformazione del territorio, di riqualificazione. Confronto che sarà serrato sul piano urbanistico generale, acronimo per me di piano umanistico generale perchè dovrà essere in grado di regolare la vita dei cittadini. Mi aspetto i questi mesi di avviare un confronto costruttivo».
«Sono davvero onorato che l’assemblea generale di Confindustria si svolga qui al teatro Petruzzelli. Questa è una data fortemente simbolica perche il 4 ottobre 2009 ha riaperto dopo 18 anni di silente cantiere questo teatro alla città. Questo grazie alla intraprendenza delle imprese e dinamismo dei baresi che all’inizio del '900 decisero di realizzarlo e poi si sono occupati della ricostruzione successiva affidata alla maestria delle imprese del territorio». Lo ha detto il sindaco di Bari Vito Leccese portando i saluti all’assemblea di Confindustria Bari e Bat che si svolge nel teatro Petruzzelli.
«Ricordo - ha aggiunto il primo cittadino - che il risultato raggiunto fu legato alla caparbia determinazione degli amministratori dell’epoca che pretesero la restituzione del teatro alla città seguita a un evento tragico e drammatico».