La visita

Bari, gli studenti dell'«Ites Vitale Giordano» di Bitonto ospiti della Caserma Picca

La visita di ragazzi e professori rientra nel «Progetto Girovagando»: per favorire l’inclusione sociale, migliorare il livello di autonomia e far conoscere le bellezze del territorio agli alunni

BARI - Una giornata speciale per i ragazzi dell'Ites «Vitale Giordano» nella storica caserma Picca, pietra miliare della città di Bari dal 1870. Per la scuola si è trattato di un'altra tappa del «Progetto Girovagando»: giunto al settimo anno di vita, si propone di favorire l’inclusione sociale, migliorare il livello di autonomia e far conoscere le bellezze del territorio agli alunni dell’ITES Vitale Giordano. Il 10 maggio, dunque, gli studenti sono arrivati in caserma alle 9 del mattino, quando un bus dell’Esercito italiano ha prelevato ragazzi e docenti dalla scuola. Ad accoglierli il Com.Col.c(cr) t. issmi Arcangelo Moro; al suo ingresso, emozionati e conquistati dalla nuova avventura, i ragazzi, sugli attenti e mano sul cuore, hanno intonato l'inno nazionale con la Banda della Brigata Pinerolo. 

A seguire, il comandante ha spiegato le iniziative dell'anno per gli studenti di ogni ordine e grado. I ragazzi sono stati quindi accompagnati a visitare l'archivio e la biblioteca. Dal 2005, infatti,  la caserma Picca è sede di un archivio militare in cui i carteggi in linea retta potrebbero coprire circa 18 km. Altro fiore all’occhiello è la biblioteca con circa 17mila testi che vanno dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Gli studenti sono stati conquistati dalla raccolta sulle 7 campagne militari per l’indipendenza e L’Unità d’Italia. Dulcis in fundo, l'esperienza si è concluso con un rinfresco in divisa ed un buffet fra le pareti scolastiche. 

Il «Progetto Girovagando», con l’avallo del dirigente scolastico professor Francesco Lovascio, ha come referenti i professori Giovanni Carbonara, Anna Laura Rainò e Michele Sorgente, coadiuvati dalla coordinatrice del Dipartimento di inclusione, la professoressa Rosangela Magro. L’evento è stato reso possibile grazie alla dottoressa Angela Diliso, che ha curato i contatti con il Comando Militare.

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