Le celebrazioni
San Nicola, Bari deserta durante la festa: lo spettacolo è surreale
Strade vuote, Basilica che non raggiunge neanche la massima capienza: come la città vive la Festa nell'anno della pandemia
Il silenzio per i vicoli sembra quasi irreale. È l’8 maggio e la festa di San Nicola dovrebbe essere nel vivo, ma non c’è nessuno che sciama per andare verso la Basilica, e il lungomare senza bancarelle è il regno dei runner. Alle 5 del mattino il lancio delle diane rimbomba e silenzia il garrire delle rondini, unico suono che si riesce a sentire. Chiuso il panificio Fiore, che tra i pellegrini e i venditori ambulanti in altri tempi avrebbe già iniziato a sfornare dolci e focacce. Giusto un paio i bar aperti. La paura della pandemia e forse la stanchezza battono il tempo e la festa del santo. Il sistema messo a punto per contingentare le persone in ingresso alla cittadella nicolaiana quasi non serve, la capienza massima non viene neanche coperta a metà nonostante la celebrazione dell’alba sia tra le più rilevanti, e quella che in altri tempi avrebbe attirato il numero più alto di devoti.