l'inaugurazione

Natale, a Ruvo luminarie ispirate alle invenzioni di Leonardo e a giocattoli immaginari

Redazione online

Genius Luci, ecco il titolo di questa edizione di Luci e Suoni d'artista, con l'enorme contributo dei cittadini

Le invenzioni geniali di Leonardo da Vinci e le 'macchine inutili' di Bruno Munari sono l’ispirazione della quarta edizione di “Luci e suoni d’artista”, il progetto di arte pubblica partecipata ideato nel 2016 da Vittorio Palumbo, che ogni anno illumina le strade del centro storico di Ruvo di Puglia (Ba) tra dicembre e gennaio. Il 7 dicembre quest'edizione, intitolata Genius Luci, è stata inaugurata, con un omaggio alle opere, ma soprattutto al metodo e ai pensieri, di Leonardo, a 500 anni dalla sua morte. Le sculture luminose e le installazioni audio e video sono state realizzate con il contributo importante di 350 cittadini di ogni età, che hanno preso parte ai laboratori partecipati sotto la guida di designer, artigiani, makers e maestri cartapestai da Putignano.

L’intera piazza Matteotti, la principale piazza cittadina, è popolata da oggetti fantastici e giocattoli immaginari costruiti con legno, luce e tecnologie interattive, mettendo insieme arte e design, l’artigianato tradizionale e manifattura digitale. Molte delle nuove opere di Genius Luci sono interattive, e si animano attraverso l'utilizzo diretto da parte delle persone. Nuove produzioni e opere realizzate negli anni scorsi (tra cui i pesci giganti, gli acrobati, la giostra, i fenicotteri, le miniature delle città, gli origami) sono allestite in altre vie e piazze del centro storico e cittadino.

Le fotografie rappresentano un punto di vista insolito e differente sia sulle opere luminose di Luci e Suoni d'Artista #GeniusLuci che sui fruitori ufficiali delle stesse: dalle visioni dall'alto alle distorsioni grandangolari, dall'oggettività delle forme più strane alla soggettività delle stesse guardate attraverso gli occhi dei bambini (ed anche degli adulti che tornano ad esserlo) che entusiasti camminano in equilibrio tra una macchina spaziale e un imbuto dalle proiezioni caleidoscopiche.

(credito fotografico Associazione Mado')

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