Una mela al giorno
Afa, i consigli del medico: vestiti leggeri e non uscire nelle ore di punta
Il corpo è pronto a riprogrammare almeno 600 geni (adattamento metabolico globale) purché i nostri comportamenti (passaggi rapidi dal troppo caldo al freddo glaciale e viceversa) non li ostacolino.
Il caldo è ormai con noi, in pianta stabile fino a nuovo… ordine. Il corpo è pronto a riprogrammare almeno 600 geni (adattamento metabolico globale) purché i nostri comportamenti (passaggi rapidi dal troppo caldo al freddo glaciale e viceversa) non li ostacolino. Ogni tessuto corporeo si adatta secondo modo e necessità propri. La regolazione dell'espressione genica è proporzionale al gradiente di temperatura: più è caldo, meno vengono espressi i geni di alcuni organi, in modo da lasciare energia disponibile per la regolazione termica e salvaguardare le difese immunitarie che ci difendono da infezioni, tumori, ecc. (su eLife Sciences ).
Non si giustifica l’“Odio l’estate”, cantato da Bruno Martino negli anni Sessanta. Facciamo, invece, un patto con la nostra estate. Per affrontare le giornate cocenti, consigliabile, specie per anziani, bambini, ipotesi, e soggetti fisicamente critici, uscire di casa nelle ore meno calde (no, quindi, dalle ore 11 alle 18), indossare un abbigliamento adeguato e leggero, non aderente né molto scuro, rinfrescare l'ambiente domestico e di lavoro. Se prevediamo di entrare in ambienti refrigerati, muniamoci di qualche indumento da aggiungere (vestirsi “a carciofo”, cioè poter disporre di qualcosa da togliere o da aggiungere). Proteggere la testa con un copricapo che traspiri. Indossare occhiali da sole. Il matrimonio morganatico di caldo ed umidità nuoce e induce la sensazione di afa, causa di spossatezza facendo percepire temperature più elevate. “Difendiamo la nostra pelle” era il titolo di un colto libro della compianta intellettuale barese Cina Pace, in risposta al libro “La pelle” di Curzio Malaparte.
È indispensabile, proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. Facile la disidratazione a causa, specie, per il sudore con il quale il corpo si difende dal caldo. Quindi, bere molta (almeno 2 litri) acqua ed altri liquidi non alcolici (mai freddi) limitare l’assunzione di acque oligominerali e di bevande che contengono caffeina, mangiare molta frutta e verdure colorate (pomodori, peperoni, carote, lattughe, ecc) le quali sono anche ricche di sostanze antiossidanti (rallentano o prevengono l'ossidazione di altre sostanze, concausa di aterosclerosi, cardiopatie, neuropatie, ecc). Gli alcolici vanno evitati o consumati (durante i pasti) con tanta moderazione (1/mezzo bicchiere a pranzo e cena; le donne 1/4), ma anche le bevande troppo fredde. Fare docce e bagni, preferibilmente, con acqua tiepida e non fredda che può essere usata, invece, per le braccia e il viso.
Rinfrescare (ma rifiutare temperature molto fredde) l’ambiente domestico e lavorativo; schermare le finestre che sono esposte al sole (persiane, tende, tapparelle) e aprirle a sera e notte. Chi deve salire in auto, se questa è stata parcheggiata con esposizione al sole, prima di salirvi, tenga aperti, per qualche minuto, sportelli e portellone posteriore e, quindi, se crede, utilizzi (con moderazione), il sistema di climatizzazione. Se la temperatura interna è molto fredda, coprirsi prima di uscirne. Attenzione: non subiamo, in modo passivo, il caldo e le sue offensive (ondate), ma contrastiamoli in maniera efficace, intelligente ma anche risparmiosa (modulando, per esempio, gli apparecchi di refrigerazione).