Malattia degenerativa

«Il ballo di San Vito», ne parla la sen. Cattaneo

Nicola Simonetti

Lo stato dei lavori, le interpretazioni genetiche, la possibile terapia all’incontro «Roche per la ricerca»

In tempo di pentolaccia il “ballo di San Vito” è chiamato in causa, erroneamente, perché si tratta di una pietosa malattia degenerativa (“Corea di Huntington”) che colpisce un persona su 7.000 e che è studiata in particolare dalla prof. Cattaneo, senatrice a vita che ne ha riassunto lo stato dei lavori, le interpretazioni genetiche, la possibile terapia all’incontro “Roche per la ricerca”.

“Ma se invece di essere vittime un errore genetico, questi “malati” – ha detto la prof. Cattaneo - fossero solo un esperimento dell’evoluzione, un passaggio intermedio nello sviluppo della specie umana?” Il quesito, conturbante e affascinante, non ha ancora risposta ma la pervicacia dell’equipe Cattaeno è in pista per formularla e giungere a terapia. “L’attività di ricerca in Italia – ha detto Cattaneo - è viva e di ottima qualità. A confermarlo è il numero, in costante crescita, dei progetti presentati da giovani ricercatori italiani under 40 nell’ambito del Bando Roche per la Ricerca. Un bilancio importante quello dei primi 3 anni: quasi 3 milioni di euro stanziati, più di 1200 i progetti presentati e 28 quelli finora finanziati.

Prossima la quarta edizione del bando che si avvarrà della partnership di Springer nature chiamata a valutare e selezionare i progetti in concorso che ha come limitazione l’età superiore ai 40 anni e ogni citazione o collegamento con Roche e prodotti Roche. I lavori premiati restano di proprietà esclusiva”. Dodici gli scienziati italiani vincitori dell’edizione 2018 (7 ricercatrici e 5 ricercatori provenienti da oltre 10 istituti differenti, tutti rigorosamente under 40) con progetti di ricerca a carattere scientifico orientati ad un approccio sempre più personalizzato della terapia medica nelle seguenti aree: oncologia; ematologia oncologica, malattie respiratorie, reumatologia neuroscienze, coagulopatie ereditarie, relazione medico-paziente. Ciascun ricercatore si è aggiudicato un finanziamento di 50.000 euro per la realizzazione del proprio progetto.

Anche quest’anno i progetti sono stati valutati e selezionati dalla Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano Medicina Basata sulle Evidenze), organizzazione esterna e indipendente a garanzia dell’imparzialità, secondo un rigoroso processo di analisi e valutazione che ha preso in considerazione la coerenza con le aree e le tematiche del bando, la metodologia, l’innovatività, i potenziali benefici per i pazienti e l’impatto per la sostenibilità del SSN. “Siamo ancora più convinti - dice MariaPia Garavaglia, ex ministro della sanità e presidente Fondazione Roche - che la promozione di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato sia in grado di fare la differenza”.

Come in passato, i progetti potranno essere promossi esclusivamente da Enti pubblici o privati italiani, senza scopo di lucro, e da IRCCS. Sarà possibile sottomettere le richieste caricandole direttamente sul sito www.rocheperlaricerca.it a partire dal 29 aprile e fino al 1 luglio 2019. informazioni sul nuovo bando, modalità di candidatura e dettaglio delle aree di interesse saranno disponibili sullo stesso sito.

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